martedì 1 giugno 2021

Quanto è realistico che nella Roma antica uno schiavo fidato mostrasse aperto disaccordo verso il proprio padrone, come mostrato nel film HBO Rome tra Cesare e il suo schiavo Posca?

Ottima domanda e la risposta è sì, sarebbe realistico.



Questo si collega al modo complesso in cui i romani vedevano gli schiavi. Spesso pensiamo alla schiavitù romana come alla schiavitù americana, ma questo è un errato modo di vederla.

C'erano delle profonde differenze:

  1. La schiavitù non era basata su razza, classe, religione o qualsiasi altro fattore. Chiunque, dal figlio/figlia della nobiltà romana a un barbaro germanico, poteva essere uno schiavo.

  2. Gli schiavi erano visti come proprietà e come persone. Uccidere uno schiavo era un omicidio secondo la legge e i romani odiavano coloro che trattavano gli schiavi con crudeltà.

  3. Alla maggior parte degli schiavi sarebbe stata concessa la libertà nel corso della loro vita, infatti gli uomini ricchi di Roma facevano a gara per chi riusciva a liberare più schiavi.

Ora un ricco romano come Cesare avrebbe avuto uno schiavo per tutto. Ci sarebbe uno schiavo il cui unico compito era quello di vestire Cesare nella sua armatura. Ci sarebbero stati schiavi per ogni compito e Cesare avrebbe probabilmente avuto uno schiavo che lo assisteva nell'amministrazione. Molti romani potenti avevano schiavi leali che erano fondamentalmente il loro braccio destro e membri della famiglia.

Se uno schiavo ribatteva o alzava la voce, poteva essere fastidioso - proprio come lo è quando qualcuno lo fa - ma il confronto era alla base della cultura romana. La scienza del parlare (retorica) ha avuto una delle sue massime espressioni nell'impero romano. I romani, anche quelli potenti, non erano così pieni di sé da attaccare chiunque li mettesse in discussione.

Ironicamente, da questo punto di vista, la civiltà romana era agli antipodi rispetto alle pantomime della propria grandezza, come il fascismo, dove l'unica via era quella dell' "obbedienza, possibilmente in silenzio."




lunedì 31 maggio 2021

L'Impero Romano aveva a che fare con qualcosa di simile alla mafia?

Sì, è la crudele banda di Milo guidata da Titus Annius Milo



Lui e la sua banda dove alcuni dei peggio di Roma potevano offrire alle sue strade, ed erano troppo influenti anche il punto che è stato chiesto loro di schierarsi con uno dei politici più potenti di Roma, Pompeo stesso li ha pagati per essere dalla sua parte, che mostrava quanto contavano per i senatori romani vincere.

Picchiano, minacciano o uccidono letteralmente chiunque vedano opporsi a quel certo politico in quella determinata strada o distretto. Eseguono anche un numero innumerevole di omicidi anche del senato e degli stessi senatori.



All'epoca avevano un proprio esercito organizzato. Milo assunse ex schiavi e legioni romane per far parte del suo violento mafioso nel fare affari sia per le élite che per i senatori, eseguì un sacco di colpi su persone, in particolare politici o anche altri gangster, come Publio Clodio Pulcher. La banda Milo farà letteralmente qualsiasi cosa solo per una paga o un favore al Senato.



Una cosa che ogni mafia di Roma ha in comune, sono tutti coinvolti nella politica e nell'appartenenza a un partito politico. Soprattutto Milo, era un ottimato sostenitore del suo amico Pompeo, tutti a Roma lo sanno per certo, gli obiettivi di Milo sono principalmente rivali politici o altri mafiosi, in particolare il buon vecchio Clodio, che era un influente gangster / politico e identificato con il partito popolare e patriottico sostenitore di Cesare, è anche conosciuto in un titolo come il re delle strade di Roma, racconta tutto della sua influenza.

Il che non si adattava bene a Milo che ha subito fatto guerra contro di lui per le strade uccidendolo in una rissa con il loro esercito di mafiosi:



Ti dice quanto fosse serio l'argomento della politica per la folla. Prendere una posizione qualsiasi in politica otterrà sempre una sorta di obiettivo nel mondo criminale. Svolgono un ruolo più importante nel modo in cui Roma era e governata di quanto possiamo mai immaginare.


domenica 30 maggio 2021

Come era possibile in una battaglia in epoche antiche, combattuta con armi bianche, distinguere i nemici dagli amici? C'era un'elevatissima quantità di "fuoco amico"?

Prima di tutto bisogna fare una premessa: le battaglie antiche non erano combattute come ci mostrano i film. Sullo schermo si mira a fare spettacolo, e quindi ci appaiono scene confuse, dove amici e nemici si mescolano in una folla, e c'è il nostro eroe che viene attaccato da tutti i lati. Ciò può essere successo, ma si tratta di anomalie. In realtà, molti eserciti in epoca antica e medievale combattevano in formazioni, disponendosi a file e presentando il famoso “muro di scudi”, una tattica creata dagli antichi greci, perfezionata dai romani, e mantenuta fino all'avvento delle mitragliatrici. Ai nostri occhi una battaglia antica ricorderebbe molto un'operazione anti-sommossa della polizia, ma su una scala enorme.




Ovviamente, anche se i due schieramenti erano più o meno distinti, la confusione è una costante della guerra, e per questo i vari eserciti inventarono vari metodi per distinguersi tra loro, come dipingere simboli sugli scudi o sui vestiti, elmi con creste e pennacchi, oppure indossare abiti di un colore specifico (e sgargiante, in modo da poter essere visto da lontano oppure in mezzo al fumo).



Un metodo che fu usato fino alla Grande Guerra erano le bandiere. I soldati avanzavano con dei vessilli per segnalare da lontano la fazione a cui appartenevano, anche in mezzo alla battaglia. Se un soldato si perdeva in mezzo alla calca doveva solamente guardare in alto, cercare la sua bandiera, ed unirsi ai soldati che combattevano sotto di essa (ammesso che soppravvivesse: rimanere isolati in mezzo ad una battaglia significava morte certa!).



Nella Divina Commedia Dante scrisse che una città italiana fu sconfitta in battaglia perchè un traditore uccise il vessillifero, ed i soldati, non vedendo più la loro bandiera, andarono in totale confusione.





sabato 29 maggio 2021

Come sarebbe ora l'Italia de non fosse mai esistita la chiesa?

Come sarebbe il mondo.

Facendo l'ipotesi controfattuale se non fosse nata la Chiesa Cristiana nel 30 DC avremmo avuto effetti collaterali incredibili.

Per prima cosa non sarebbe nato nemmeno l'islam, l'impero d'oriente no sarebbe crollato, le Crociate non sarebbero avvenute, l'odio religioso non sarebbe così presente.

Probabilmente nemmeno l'impero Romano si sarebbe disgregato, ora parleremmo un'asola linfa derivata dal latino, avremmo un Presidente unico e la Germania non sarebbe esistita.

Non sarebbero accadute le guerre europee, e nemmeno le due guerre mondiali.

L'Italia sarebbe una nazione confederata della Repubblica Europea Romana.

Ogni cittadino avrebbe i culti che preferisce ma la maggior parte sarebbe ancora legata. Come il Giappone, ai culti animisti, personali e spirituali.

Le donne comunque avrebbero contato politicamente poco fino alla rivoluzione liberale che sarebbe avvenuta 1000 anni prima, instaurando una Repubblica Presidenziale.

Non avremmo paura di Dio, il matrimonio sarebbe un contratto come un altro, scioglibile per qualuque motivo.

Nel lavoro ci sarebbero diverse feste, soste, durante la settimana anche se la domenica non sarebbe per forza festivo, piuttosto ci sarebbero giorni di festa per tante evenienze, i week end sarebbero normali e li chiameremmo week fest per portare la famiglia in giro.

La tecnologia sarebbe centinaia di anni più evoluta, non avremmo perso tutta la tecnica tardo romana delle costruzioni, dell'astronomia e ora l'elettricità sarebbe una fonte di energia comune.

Roma sarebbe una megalopoli di decine milioni di persone, grande come il Lazio stesso.




venerdì 28 maggio 2021

Cosa sarebbe successo alla regina Budicca se fosse stata catturata dai romani


In realtà la regina degli iceni è stata ammazzata dai romani, e bene o male per i romani, perché gli iceni sotto il suo comando fecero fuori ben 70.000 romani ovvero (9 legioni), era astuta, combatteva nel suo territorio che conosceva bene rispetto ai romani, fu un po come l'imboscata di Teutoburgo.


Non penso che gli sarebbe servita qualcosa Boudica, visto che guidava una rivolta contro i romani, a differenza di Annibale che si opponeva ma era valutato come un grande stratega a tal punto che Scipione disse : Scipione "quali sono i migliori strateghi per te "
Annibale rispose : "Alessandro magno, per aver affrontato l'impero Persiano ed averlo conquistato, fino ad arrivare in India, il secondo Pirro, uno dei primi ad inventare gli accampamenti per stabilizzarsi su un territorio, ed il terzo io stesso per aver affrontato i romani sul loro territorio." (una cosa del genere)
Scipione disse :" se vincevi la battaglia di Zama, dove ti staresti posto"
Annibale con tutta sicurezza rispose : " sarei stato il primo stratega." (rispetto agli altri citati, questo perché Annibale riuscì a combattere sempre con intelletto, era un leader carismatico? Si probabile ma anche se provocava terrore ovvero che si faceva molto rispettare, è riuscito a tenere testa ai romani per 15 anni nel suolo italico, riuscendo anche nel tenere insieme i celti o i galli dalla sua parte, che furono utili nelle battaglie, ed anche per l'esperienza dei soldati che erano diventati veterani, perché sapevano combattere contro i romani e infatti Zama fu persa perché non aveva abbastanza cavalleria e i numidi lo abbandonarono, affiancandosi con i romani ).
BOUDICA anche lei era carismatica, ha dato del filo da torcere ai romani, come Annibale, ma non la reputo una stratega eccelsa come il Cartaginese citato, lei vinse per il suolo che conosceva, Annibale non conosceva bene il suolo romano eppure vinse ben 8 battaglie, questa è la differenza, i Romani o Scipione penso avrebbe ammirato più come nemico e rispetto il Cartaginese piuttosto BOUDICA che alla fin fine vinceva più con imboscate e qualche inganno, a differenza dell astuzia e tempistica di Annibale e grazie alla sua cavalleria che faceva la differenza.
In fin dei conti però, BOUDICA era una zanzara che succhiava il sangue e doveva essere schiacciata e così fu.


giovedì 27 maggio 2021

Com'era l'anestesia al tempo degli antichi romani?

I medici della Legione romana avevano rifornimenti di oppio importati dall'India. Avevano coltivato selettivamente varietà più forti della pianta del papavero. Esso veniva poi mescolato con il vino, poiché è molto amaro. Dal momento che era stato importato, solo i ricchi potevano permetterselo.


mercoledì 26 maggio 2021

Quale sarebbe la reazione nell'antica Roma vedendo il corpo di un bodybuilder dei nostri tempi?

Tutti coloro che pensano che i bodybuilder avrebbero potuto fare i gladiatori hanno preso un enorme abbaglio dato da Hollywood.

I Gladiatori erano muscolosi, si, ma erano anche grassi. I Gladiatori infatti avevano bisogno di grasso sottocutaneo. Un cuscino di grasso che proteggesse, da ferite di taglio, nervi e vasi sanguigni in una lotta. Un gladiatore magro sarebbe stato solamente un uomo morto che cammina e non sarebbe stato idoneo per un buon spettacolo. Le ferite superficiali sono l’aspetto più spettacolare degli eventi. Se si veniva feriti, ma solo nello strato di grasso, si sarebbe potuto continuare a combattere. Non faceva molto male e sembrava una cosa eccezionale per gli spettatori.

I legionari avevano un fisico simile poiché dovevano proteggere la propria muscolatura dalle ferite.

Avrebbe potuto essersi venduto come Ercole redivivo o cose simili…

Partiamo dalla considerazione che non avevano né conoscenze per rinforzare i muscoli (costruire massa muscolare) né conoscenze inerenti all'alimentazione seppur nutriti di gran lunga meglio di noi.

Avevano fisici atletici ma basati più sulle prestazioni in quanto combattenti e la robustezza fisica ne era una conseguenza diretta ma non facevano, o meglio facevano pochi esercizi, per aumentare massa o diete per rimuovere massa visto che dovevano esibirsi e avere molta forza, energia e tecnica.

La cultura e la società romana erano molto avanzate riguardo il mantenimento del proprio corpo e la libertà in generale.

Per dimostrarlo basta guardarsi un paio di statue di quell’epoca.

Esistevano le palestre e i corpi erano depilati come adesso, 2000 anni fa erano come noi oggi apprezzavano il corpo e la sua bellezza.



Un bodybuilder non avrebbe avuto la coordinazione e la capacità di combattere, per cui sarebbe stato carne da macello nell'arena.

Sarebbe come paragonare un bodybuilder con un atleta odierno che pratica boxe, basket, nuoto o rugby.

Per compensare lo avrebbero sbattuto in una scuola per gladiatori, subito dopo al Colosseo per combattere.