mercoledì 24 agosto 2022

Le prime sanzioni economiche della storia

Nel 432 a.C. Pericle approvò il “Decreto di Megara”, una serie di misure economicamente restrittive volte a colpire la città di Megara.



Megara, dopo essere entrata nella sfera d’influenza spartana, fu accusata da Atene di aver coltivato le terre di confine consacrate alla dea Demetra e in seguito di aver ucciso un araldo ateniese inviato a certificare la situazione.

Atene utilizzò questi pretesti per vietare a Megara il mercato e l’ingresso nei porti delle città sottoposte all’influenza ateniese, sancendo la condanna a morte di un’economia basata sui commerci.

L’embargo contribuì all’insorgere di una grave carestia a Megara, che inutilmente chiese la revoca ad Atene.


martedì 23 agosto 2022

Quale fu l’errore più grande commesso da un dittatore?

Citando lo storico Luciano Canfora, il “dittatore democratico” Giulio Cesare fece un solo gravissimo errore nella sua vita: congedare la sua scorta personale.


Fu la sua ultima decisione.


Le sue guardie del corpo erano delle truppe ausiliarie spagnole molto competenti e di straordinaria capacità.

Poche settimane dopo averle congedate, venne trucidato.

Non aveva considerato di essere vulnerabile, e di lasciare così campo facile a tutti coloro che lo avrebbero voluto morto.

Un errore grossolano, non ammissibile da uno scafato come lui.

Chissà cosa ha pensato nel momento in cui lo pugnalavano..


lunedì 22 agosto 2022

La civiltà sumera


Nella regione della Mesopotamia, alla confluenza dei fiumi Trigri ed Eufrate, fu la culla della prima civiltà umana: i Sumeri. Intorno al 3000 a.C., furono costruite le prime metropoli della regione, tra cui Eridu, Nippur, Lagash, Kish e Uruk.

I Sumeri furono pionieri nei campi dell'agricoltura, della letteratura e della matematica. Grazie all'ingegno che possedevano, riuscirono ad accumulare un potere inimmaginabile per l'epoca. Inoltre, i Sumeri furono ingegnosi nel gestire le acque del Tigri e dell'Eufrate in modo che i loro raccolti non si seccassero durante l'estate. Avendo raccolti più a lungo, la popolazione è cresciuta.

Tavoletta con scrittura cuneiforme; il tipo di scrittura usato dai Sumeri.


Ziggurat di Ur, uno dei pochi templi sumeri sopravvissuti negli anni.

Marduk, dio sumero e babilonese


domenica 21 agosto 2022

Ciro il Grande

 


E' stato un re persiano che governò la persia (Iran). È noto per aver rispettato i costumi e le religioni delle terre conquistate.

Ciro il Grande fu un capo benevolo della Persia che fiorì sotto il suo regno. Il suo impero sarebbe andato avanti anni dopo la sua morte per diventare così:



sabato 20 agosto 2022

Cosa accadde al re spartano dopo la battaglia delle Termopili?

Leonida, consapevole di essere stato aggirato, fece allontanare il grosso dell'esercito greco e rimase a guardia del passaggio con 299 Spartani, 700 Tespiesi, 400 Tebani e, forse, qualche centinaio di altri, che vennero per la maggior parte uccisi .

Chi vinse tra spartani e Persiani?


Leonida


Una manciata di combattenti ellenici sotto il comando del re spartano Leonida riuscì a frenare per tre giorni l'avanzata del potente esercito persiano e contribuì alla salvezza della Grecia.


venerdì 19 agosto 2022

Quale popolo dell’antichità subì i peggiori insulti razzisti?

I gutei non conoscono leggi, hanno solo istinti umani, intelligenza canina e forme da scimmia”.


Mesopotamia, 2200 a.C.


I gutei, un’orda proveniente dall’alto piano iranico, si riversò in Mesopotamia, spazzando via sumeri e accadi e imponendosi come i padroni della regione.

Il risentimento delle popolazioni assoggettate si manifestò sotto forma di disprezzo razziale.

Vennero chiamati “scimmie delle montagne” e furono tacciati di essere “indegni di far parte del Paese e non classificabili come esseri umani”.

L’odio razziale nei loro confronti si diffuse al punto che questi continuarono a essere considerati ottusi, selvaggi e nemici degli dèi per tutta la durata della loro esistenza.

Infatti, anche se un secolo dopo verranno sconfitti, la loro nomea perdurò fino alla loro estinzione.


giovedì 18 agosto 2022

Qual è un falso mito su Giulio Cesare?


Molti pensano che Cesare, quando morì, disse "Tu quoque, Brute, fili mi".

In realtà non lo disse. Lo scrittore latino Svetonio (70-126) riferisce che morendo Cesare pronunciò in greco, la lingua dell’élite romana, “Kai su teknon” (“Anche tu, figlio”). La frase (tradotta in seguito in latino con l’aggiunta del nome Bruto) ebbe però successo e divenne indebitamente famosa.

Questa frase, oltre a esprimere lo sgomento di Cesare nel vedere Marco Giunio Bruto tra i congiurati, esprime il dramma universale del tradimento.