domenica 15 agosto 2021

Quale imperatore romano era un pederasta?

 


Diversi imperatori romani furono omoeroticamente coinvolti, ma erano altri tempi, che -fortunatamente/sfortunatamente- stanno ora ritornando.

I due più famosi furono Nerone (che si sposò due volte, la prima con Pitagora e la seconda con Sporo, che alla morte del suo sposo, si suicidò); l'altro fu Claudio che si sposò con Antinoo, in onore del quale fondò una città in Egitto (Canopo) e a cui dedicò un tempio come fosse un dio, dopo la sua prematura giovanil morte nel Nilo.

Anche Giulio Cesare, un imperatore ante litteram era legato sessualmente a diversi uomini, il più famoso dei quali fu il Re di Bitinia Nicomede IV (e, Cesare fu chiamato per questo "La Regina di Bitinia").

Almeno un'altra ventina di imperatori furono bisessuali, con nozze o meno ufficiali: ma, ripeto, a quei tempi il rapporto omosessuale aveva una valenza ben diversa a quella che gli abbiamo dato dagli anni 50.


sabato 14 agosto 2021

I soldati romani ricevevano premi per le loro gesta?

L’esercito Romano prevedeva per i suoi componenti svariati premi, anche perché nessun giovane avrebbe intrapreso la carriera militare se non ci fosse stata una base positiva.



Infatti, anche le reclute potevano ricevere dei premi come l’armilla (un bracciale di metallo) o la torque (un collare metallico) se si distinguevano in battaglia.

I soldati ricevevano premi minori, che venivano elargiti per delle azioni non straordinariamente eroiche ma rappresentavano comunque un vanto. Se un soldato uccideva un cavaliere nemico, gli veniva data una falera (medaglia). La patera (scodella) veniva data se uccideva un fante nemico.

Premi più importanti, conferiti anche per spronare al meglio i soldati (ed i generali) nelle operazioni militari, furono:

1. la corona navale, che veniva data al primo soldato che riusciva a saltare sulla nave avversaria, oppure ad un ammiraglio che riusciva a distruggere la flotta nemica.

2. La corona castrense veniva data al primo soldato che conquistava l’accampamento nemico.

3. La corona muraria veniva data al primo condottiero che riusciva a valicare le mura nemiche.


4. La corona civica veniva data ad un soldato che con il proprio intervento salvava la vita ad uno o più cittadini o soldati romani.


5. La corona ossidionale era un premio che veniva dato al generale che grazie al proprio intervento salvava l’esercito dalla disfatta.


6. La corona triumphalis veniva data al generale vittorioso di una battaglia importante. La notizia del successo giungeva a Roma, ed il senato organizzava il trionfo.


Fonti dal libro “I legionari dell’antica Roma” di Nic Fields.


venerdì 13 agosto 2021

Cosa mangiava il legionario romano?

Il rancio del legionario Romano prevedeva il lardo, formaggio e posca (acqua mista ad aceto) corroborato da gallette di grano.



I soldati dovevano macinarsi autonomamente il grano, e ad ognuno ne spettavano 900 grammi al giorno.

Il soldato di guarnigione aveva qualche privilegio in più, avendo a disposizione prodotti sotto sale, salumi e carne. Più raramente volatili e rognoni.

La famiglia dei militari non li abbandonava, e spesso inviava leccornie come datteri ripieni di noci, pinoli e biscotti di farina fritti nell’olio.

La completa assenza di verdura e frutta fresche giustificavano le carenze vitaminiche dei soldati, comportandone la precoce fine a tavola, se non avveniva prima in battaglia.


giovedì 12 agosto 2021

Perché i soldati romani non indossavano i pantaloni?

Fino all’epoca del principato i pantaloni erano considerati segno di effeminatezza. Ottaviano Augusto, che era molto freddoloso, sembra li portasse in inverno (metteva anche tre tuniche una sopra l’altra) ma non appare mai con le gambe coperte nelle raffigurazioni.

(La parola feminalia che indicava i pantaloni però non deriva dalla femmina ma dal femore).

Tra l’altro i pantaloni erano una usanza barbara, dal momento che facevano parte dei costume dei Celti, dei persiani e di altri popoli, e si sa quanto i romani fossero sciovinisti al riguardo.





Le cose cominciarono a cambiare durante il principato, e prima di ogni altra parte nelle guarnigioni militari situate in nord Europa. Con il freddo che faceva d’inverno, ai legionari non servì molto tempo per adattare al loro uso gli abiti locali.



Questa è la Colonna Traiana, e vi compaiono auxiliares con le bracae. Interessante, i legionari romani raffigurati sulla stessa colonna non le portano. Questo è in linea con tutta la iconografia della colonna, che (secondo me) non è del tutto naturalistica ma è spesso frutto di convenzioni


Come si è detto, le brache dei legionari arrivavano al ginocchio, che è una soluzione molto logica: i polpacci, quando faceva freddo, potevano essere protetti dalle pezze da piedi (in epoca tardo imperiale, vere e proprie fasce mollettiere) e, nel caso si dovesse guardare un corso d’acqua poco profondo, o quando piovesse, le pezze potevano essere cambiate facilmente senza che si bagnassero anche le brache.

Verso la fine dell’impero di Occidente si diffusero calzoni lunghi, che spesso comprendevano anche il piede. Anche il legionario aveva da tempo abbandonato le calighe per adottare delle scarpe più comode:

(Come facessero quando si bagnavano, non lo so. Probabilmente avevano due paia di tutto).


mercoledì 11 agosto 2021

Qualcosa negli usi e costumi dell'antico Impero Romano che abbiamo ancora oggi nella nostra società?

Nella città di Lucca, in Toscana, si produce ancora l’antico pane che veniva consegnato ai Legionari da consumarsi durante la marcia, pane che rimaneva morbido grazie all'uva inserita al suo interno.

Il BUCCELLATO.



martedì 10 agosto 2021

Quale antico esercito avrebbe potuto sconfiggere gli spartani con lo stesso numero di soldati?

Sulla terraferma?

Nessuno.



Il livello di addestramento che gli spartani ricevevano dall'età di 7 anni (fino all'età di 60, che a quel tempo significava davvero 'fino alla morte'), li rendeva superiori a qualsiasi altro avversario.

Aggiungete a ciò la qualità delle armi, la mentalità del guerriero, il codice d'onore unico -il famoso (torna) o con il tuo scudo, o sopra lo scudo'-, la vasta esperienza di battaglia, le tattiche, il morale, il cameratismo, la leadership eccellente, la capacità fisica suprema, il coraggio, l'amore per la patria, ecc. ecc.

Nessun esercito antico avrebbe potuto sconfiggere gli spartani con lo stesso numero di soldati nella Storia. Nemmeno uno. Mai.

Perché il numero di combattenti nelle battaglie che Sparta ha perso (ad esempio Leuctra) non dice la verità.

Sfortunatamente per Sparta, l'"esercito spartano" includeva anche cittadini, mercenari, alleati, ecc. I guerrieri d'élite che effettivamente esistevano nella forza, erano molto meno. Questa tendenza aumentò solo nel tempo, poiché la società spartana non superò mai i problemi intrinseci, mentre altre forze in Grecia (Tebe, Macedonia) sorgevano e regnavano.

Il mondo ammira il "leggendario guerriero spartano" per un motivo.

Ai suoi tempi, era semplicemente una cosa: il migliore.


lunedì 9 agosto 2021

Dato che i legionari romani erano adatti a climi caldi, sandali e quant'altro, come andavano vestiti nei paesi più a nord (come la Gallia o in territorio germanico)? Usavano abiti invernali o pellicce?

I legionari romani portavano dei mantelli che si chiamavano Sagum che si potevano chiudere al collo con una fibbia ed erano muniti di un cappuccio. Esisteva anche un altro tipo di mantello chiamato Paenula che assomigliava un po' a un poncho con un cappuccio.

Quando non dovevano coprirsi per la pioggia o il freddo, i soldati romani portavano il loro mantello annodato su una spalla (un po' imitando una toga).



Riguardo alle calzature, potevano usare scarpe chiuse di cuoio, oppure sotto i sandali (Caligae) portavano dei "calzini" di lana o di pelle.


Se avevano freddo indossavano anche tuniche dalle maniche lunghe e pantaloni. Per evitare che l'acqua entrasse nelle scarpe si proteggevano le gambe con delle fasce di lana che arrotolavano attorno al polpaccio (simili alle fasce mollettiere usate dai soldati della Prima guerra mondiale), oppure dei gambali di lana.