venerdì 13 maggio 2022

Nell'antica Roma esistevano vigili del fuoco e polizia?

Certamente.



Nel 7 a.C., l'imperatore Augusto decise di riformare l'organizzazione della città di Roma.[1]

Divise la città in 14 distretti e li mise sotto il controllo di funzionari, il cui compito era quello di supervisionare la loro parte della città e garantire che cose come criminalità, alloggi e incendi fossero tenuti sotto controllo.

Le città premoderne avevano enormi rischi di incendio, e gran parte di loro venivano spesso devastate da incendi che si diffondevano senza controllo. Dopo un incendio particolarmente grave nel 6 d.C., l'imperatore Augusto decise finalmente di creare un ente pubblico responsabile della sicurezza della città: i vigiles. Composto da sette coorti di 1.000 uomini ciascuno, i vigiles svolgevano i ruoli che la polizia moderna e i vigili del fuoco svolgono oggi.

Ogni coorte era responsabile del monitoraggio di due dei rioni della città. Vivevano in baracche e ci si aspettava che dedicassero la loro vita al lavoro. Erano anche responsabili della polizia della città giorno e notte e in generale del mantenimento dell'ordine, incluso il recupero degli schiavi in ​​fuga.



I vigili avevano un sacco di attrezzature speciali, inclusi secchi, ganci per scardinare un tetto in fiamme, pompe dell'acqua, asce e un composto chimico chiamato acetum, che usavano per estinguere gli incendi. Avevano anche un'autopompa: un carro trainato da cavalli con una pompa a doppia azione.


giovedì 12 maggio 2022

Roma antica fu una cultura prettamente latina, o ibrida sin dalle sue origini ?

Roma fu una cultura mista già al tempo di Romolo. Dopo la leggenda del ratto delle Sabine, fu imposto ai Romani di condividere il regno con i Sabini. Questo resse fino all'arrivo dei re Etruschi. Gli Etruschi appunto, che avevano il loro territorio aldilà della riva destra del Tevere, ed erano la popolazione dominante della zona, e non solo. Infatti Roma fu sempre, almeno per tutto il periodo regio, una città di cultura Etrusca, dal Villanoviano delle origini all'epoca arcaica. Quindi si può tranquillamente affermare che fu una cultura ibrida, con un ascendente Etrusco maggioritario. Ma sicuramente non mancavano commercianti Greci e di altri popoli, che lasciarono la loro impronta. Sotto:il tempio arcaico di Giove Capitolino, il più importante della città, in una ricostruzione in cui appare il classico stile Etrusco.





mercoledì 9 marzo 2022

Cos'era l’albero “infelice” per gli antichi romani?

Per i colpevoli di tradimento c’era una morte specifica nell’antica Roma.



Le lex horrendi carminis, come racconta Tito Livio nel suo “Ab Urbe condita” prevedeva che: “Gli sia coperto il capo, sia sospeso da terra all’albero infelice e sia frustato dentro il pomerio e fuori”. Che pena era?

L’espressione “albero infelice” si riferiva a piante selvatiche, non seminate, che non davano frutti e che al massimo producevano bacche non commestibili.

Ma poi si allargava a significati più impegnativi: per esempio diventava “infelice” un albero al quale si impiccava qualcuno.

Ebbene, proprio a quest’albero veniva legato il condannato per essere fustigato a morte. Il condannato veniva spogliato, legato a un albero biforcuto, con la testa inserita proprio nella biforcazione, e lì veniva colpito con le verghe fino alla morte.

La vittima doveva avere il capo coperto, perché la sua morte era offerta in sacrificio agli dei degli inferi. Dunque, il valore di questa esecuzione non era solo punitivo, ma rappresentava una forma di consacrazione del condannato alla divinità.


martedì 8 marzo 2022

In cosa consisteva e come veniva eseguito il rito del "Depositio Barbae" (praticato dagli Antichi Romani) ?

Per gli Antichi Romani la crescita e il taglio della prima barba era un momento importante, che segnava il passaggio di un ragazzo dall'adolescenza all'età adulta.

Per questo motivo i ragazzi si lasciavano crescere la prima barba e non la tagliavano fino a circa 20–21 anni d'età.

La barba tagliata veniva raccolta e offerta agli Dèi bruciandola in un braciere.



lunedì 7 marzo 2022

Un frutto che ha salvato la vita di un intero popolo

Guardate questa incisione antica.



L'avete riconosciuto?



Gli egizi avrebbero sofferto moltissimo la sete durante i periodi di siccità se non fosse stato per l'anguria.

Questo frutto cresceva in abbondanza nell'antico Egitto ed era una delle più importanti fonti di acqua nei periodi più torridi.

La popolarità dell'anguria si diffuse in tutto il Medioriente durante l'età del bronzo, dal 2000 a.C. in poi.


domenica 6 marzo 2022

Quale re romano venne ucciso nella maniera più brutale?

Attorno al 625 a.C., giunse a Roma in compagnia di un nutrito seguito di sostenitori un ricco migrante. Proveniva dalla città etrusca di Tarquinia, e per questo i suoi nuovi conterranei l’avrebbero chiamato Lucio Tarquinio.



L’uomo si guadagnò a Roma una notevole popolarità sino ad assumere il ruolo di consigliere del re Anco Marzio. Quando il re morì Tarquinio approfittò del proprio ascendente e fece sì che il popolo gli consegnasse la corona a discapito dei figli di Anco Marzio.

All’epoca Roma era una monarchia elettiva e non ereditaria; quindi ascese al trono di Roma come quinto re e divenne Tarquinio Prisco. La tradizione gli attribuisce le fondamenta del tempio di Giove Capitolino, del Circo Massimo, e della Cloaca Massima.

Il sovrano fu assassinato nel 578 a.C. e, secondo quanto tramanda lo storico Tito Livio, ne furono responsabili i figli di Anco Marzio, furiosi perché privati del trono, ingaggiarono due pastori che finsero un litigio al cospetto del re.


Quando il sovrano si rivolse verso uno di loro per ascoltare la sua versione, l’altro gli assestò un colpo d’ascia e, lasciandogli l’arma conficcata in testa, si diede alla fuga. Attesero ben quarant’anni per portare a termine l’atroce piano.


sabato 5 marzo 2022

Quali sono delle curiosità sugli antichi romani?

Tra i piaceri della vita gli antichi romani annoveravano senza dubbio il sesso. Se i matrimoni erano considerati dei contratti per la procreazione, la passione e il soddisfacimento sessuale lo si cercava in concubine e amanti o nella prostituzione (per le donne però avere un amante non era solo proibito ma anche molto pericoloso, poteva andarne della propria vita!).

Vi erano quelle di alto bordo, dette cortigiane: donne molto colte e raffinate che spesso accompagnavano i più illustri personaggi del tempo, compresi gli imperatori, e potevano accumulare enormi ricchezze.