sabato 11 settembre 2021

Cosa differenziava gli antichi greci dai romani?

La lingua : i romani parlavano latino

I greci il greco

Religione : i romani copiarono i 12 dei dell' olimpo ma aggiunsero giano il dio bifronte e veneravano i lari (gli antenati)

Politica : i greci svilupparono una democrazia diretta in cui il popolo imponeva il suo volere nell'ecclesia che era un assemblea popolare dove tutti i maschi adulti liberi ateniesi votavano, e dalla bule (assemblea piu piccola composta da cittadini sorteggiati a caso) potevano votare anche se cacciare o meno una persona da atene (ostracismo), era un sistema in balia ago umori del popolo, poi c'erano anche altri sistemi per esempio a Sparta c'era una diarchia (2 re )

A Roma invece c'era una Repubblica che è più simile alle democrazie rappresentative di oggi, basata su un equilibrio tra classi sociali (patrizi e plebei) c'era il senato un'assemblea di uomini non eletti dal popolo ma scelti dal censore, per essere un senatore dovevi aver completato il corsus honorum (carriera politica magistrale), i magistrati si occupavano dell'amministrazione (edile, pretore, questore, censore, console) questo era il corsus honorum dalla carica piu bassa a quella più alta, i giovani patrizi dovevano partire dalla carriera militare per poi diventare fare il corsus honorum e diventare consoli (1 console su 2 doveva essere plebeo), era un sistema molto più gerarchico e organizzato, poi quando il territorio di roma divenne troppo grande da essere amministrato dal senato cambiarono sistema e si affidarono a un imperatore che governava l'impero attraverso una sistema di burocrati che gestivano la giustizia e la contabilità delle province , l'amministrazione era affidata ai governi locali delle singole città che avevano tutte un senato e dei magistrati e una costituzione, tutto basato su quella di Roma

Arte : inizialmente i romani copiarono lo stile greco-ellenistico, le statue, i mosaici, gli affreschi e l'architettura, letteratura

Piu tardi in epoca imperiale i romani si discostarono dal modello greco, le statue romane erano più realistiche, mostravano rughe cicatrici ed avevano pose più serie e autorevoli, mentre la scultura greca era piu fantasiosa e con pose più libere e sciolte


Statua di Augusto a prima porta


Venere di cndido (statua greca)


Stesso corso segui l'architettura romana, i romani avevano sempre usato materiali diversi dai greci nelle loro costruzioni, i greci usavano blocchi di pietra, i romani usavano il laterizio (mattone) e il cemento pozzuolano (che era più resistente e duraturo di quello moderno), tali materiali sono usati ancora oggi, però all'inizio lo stile architettonico romano era simile a quello etrusco da cui appresero l'arco a tutto sesto, poi dopo le guerre puniche i romani copiarono gli edifici orientali, ma dal I secolo d.c. i romani cominciarono a sviluppare uno stile originale, inventarono l'arco a tre fornici, cupole, nel II secolo d.c. da Traiano i romani cominciarono a inventare architetture totalmente diverse e bizzarre (per l'epoca) come la colonna traiano o il mercato di traiano ai fori imperiali.

I greci davano molta importanza alla cultura, al sapere scientifico, all'arte e alla bellezza, (fattori in cui ottennero risultati incredibili) i greci scoprirono l'atomo, la sfericità della terra prima di Galileo, calcolarono il diametro della terra, inventarono la democrazia, le gru, il mulino, l'ancora, il teatro, le olimpiadi, furono i primi fisici, il principio di Archimede, le chiuse dei canali, giunti cardanici, contachilometri, introdussero la medicina ai romani, mentre sul fattore pratico vivevano in delle società disorganizzate e caotiche costantemente in lotta in lotta tra loro, i romani invece erano persone molto più pratiche, inventarono il diritto romano che è alla base del diritto moderno ,inventarono inoltre un sistema burocratico molto efficiente per controllare l'impero, ovunque i romani andavano costruivano chilometri di strade sempre dritte a prescindere dal terreno (i romani costruirono strade anche sulle alpi a 3000 metri), idrovie, tunnel, ponti, porti, dighe, aquedotti, cisterne, fogne, canali d'irrigazione, città, biblioteche, bagni pubblici, mercati, magazzini, terme, sistema postale, monetizzazione, nuovi campi coltivabili (drenaggio delle paludi e disboscamento) quindi agricoltura su vasta scala, per le miniere i romani introdussero la tecnica dell'estrazione idraulica, riscoperta nel IXX secolo, gli permetteva di estrarre ogni anno 9 tonnellate d'oro e 200 d'argento ogni anno il dato più alto fino al 1700, i romani inoltre avevano creato un'urbanizzazione senza precedenti insuperata fino al 1800, nell'Italia romana il 40% delle persone vivevano nelle città, Roma è stata la prima città ad avere 1 milione di abitanti ed era servita da 11 aquedotti, più di molte città di oggi .

I romani essendo persone molto pratiche non davano molta importanza alla matematica, l'unica matematica che gli serviva era quella che gli permetteva di costruire ponti o altre infrastrutture, idem per la fisica e la maggior parte della ricerca tecnologica ad eccezione della meccanica, infatti i romani costruirono e meccanizzarono alcuni lavori per aumentare la produzione, per esempio a barbegal in Francia costruirono un complesso di mulini che macinavano grano per 40.000 persone, la più grande concentrazione di energia meccanica del mondo antico, seghe alimentate con energia idraulica (acqua), gru migliorate, i romani migliorarono le tecniche chirurgiche, e catalogarono centinaia di specie di piante e animali (naturalis historia ,Plinio il vecchio)


venerdì 10 settembre 2021

Gli antichi soldati greci indossavano elmetti integrali che coprivano le guance e il naso mentre gli antichi elmetti romani esponevano il viso molto di più


L’elmo corinzio, al quale si riferisce la domanda, era il tipo più diffuso durante l’epoca d’oro della falange oplitica, ma non era l’unico tipo in uso.
Il suo vantaggio era il buon grado di protezione, soprattutto davanti alla gola, dove la corazza toracica su interrompeva, e che era esposta ai colpi di lancia menati dall’alto verso il basso. Il suo svantaggio consisteva nel limitare eccessivamente vista e udito del combattente, oltre a essere molto caldo.
Già in epoca oplitica, e sempre più verso l’epoca di Alessandro Magno, altri elmi più confortevoli trovarono sempre maggior uso. La loro influenza si trova anche negli elmi romani, che però dal punto di vista della fabbricazione e dello sviluppo hanno una storia a sé.
Elmo di tipo calcidico:


Elmo frigio


È abbastanza logico supporre che, parallelamente alla evoluzione della tattica militare dalla falange oplitica a formazioni sempre più grandi e composite, e con l’avvento di eserciti sempre meglio addestrati, l’esigenza di sentire chiaramente gli ordini (squilli di tromba) e poter seguire meglio l’andamento dei combattimenti sui propri fianchi (per mantenere meglio la formazione) abbia finito per far prevalere gli elmi aperti.
Per quanto riguarda il paranaso, mi sono sempre chiesto quale fosse la sua funzione nell’elmo corinzio: di solito il paranaso protegge da fendenti, mentre gli opliti combattevano con l’asta e i ritrovamenti archeologici confermano che la maggior parte dei colpi mortali erano di punta.


giovedì 9 settembre 2021

Cosa ci insegna il codice di Hammurabi sulla società babilonese?

 

Hammurabi fu un re babilonese che regnò dal 1795 al 1750 a.C. Oggi è ricordato per aver promosso e fatto rispettare un codice di leggi organizzato. Il Codice di Hammurabi, scoperto su una stele nel 1901, è uno degli scritti antichi meglio conservati e completi di lunghezza significativa mai trovati. Il Codice di Hammurabi è diviso in 12 sezioni e consiste di 282 leggi, 34 delle quali sono illeggibili. Il Codice è principalmente una formula caso per caso del diritto consuetudinario che copre le questioni amministrative, civili e penali. La complessità delle leggi e la loro materia rivelano molto dell'antica cultura babilonese.

Circa 300 anni dopo Hammurabi, nel 1440 a.C., Mosè registrò la Legge per gli israeliti. Poiché la Legge del Mosaico contiene alcune analogie con il Codice di Hammurabi, alcuni critici della Bibbia ritengono che Mosè abbia copiato dal Codice di Hammurabi. Se hanno ragione, e Mosè ha semplicemente rubato ai babilonesi, allora l'intero episodio del Monte Sinai è falso (Esodo 34), e l'ispirazione della Scrittura è sospetta.

Sia la legge levitica che il Codice di Hammurabi impongono la pena di morte nei casi di adulterio e di rapimento (Levitico 20, 10; Esodo 21, 16; cfr. Statuti 129 e 14). Inoltre, ci sono analogie nella legge di ritorsione, come "occhio per occhio" (Levitico 21, 23-25; cfr. Statuto 196). Lo Statuto 206 del Codice di Hammurabian dice: "Se durante un litigio un uomo ne colpisce un altro e lo ferisce, allora giurerà: 'Non l'ho ferito in modo spiritoso', e pagherà i medici". La Legge di Mosè è paragonabile: "Se qualcuno litiga e una persona colpisce un'altra persona con una pietra o con il pugno e la vittima non muore ma è confinata a letto, colui che ha sferrato il colpo non sarà ritenuto responsabile se l'altro può alzarsi e camminare all'esterno con un bastone; tuttavia, il colpevole deve pagare il ferito per qualsiasi perdita di tempo e assicurarsi che la vittima sia completamente guarita" (Esodo 21:18-19).

Ci sono altri esempi, ma a dire il vero, tali somiglianze non dimostrano che Mosè abbia plagiato il Codice di Hammurabi. Ciò che le somiglianze dimostrano è che l'omicidio, il furto, l'adulterio e il rapimento sono problemi di ogni società e devono essere affrontati. Ancora oggi, i paesi di tutto il mondo hanno leggi simili. Tali analogie non dimostrano certo un plagio.

Ci si dovrebbe aspettare una somiglianza nei codici penali nelle società civili. Sia Babilonia che Israele avevano leggi contro l'omicidio, ma non ne consegue che l'una abbia rubato l'idea all'altra.

Le differenze tra la legge del mosaico e il codice di Hammurabi sono altrettanto significative. Per esempio, la Legge di Mosè andava ben oltre il Codice di Hammurabi in quanto era radicata nel culto di un solo Dio, supremo su tutti (Deuteronomio 6:4-5). I principi morali dell'Antico Testamento si basano su un Dio giusto che esige che l'umanità, creata a Sua immagine, viva rettamente. La Legge di Mosè è più di un codice legale; parla del peccato e della responsabilità verso Dio. Il Codice di Hammurabian e altre leggi antiche non lo fanno.



Il Codice di Hammurabi si concentrava esclusivamente sulle leggi penali e civili e prevedeva punizioni dure e talvolta brutali. In questo modo, Hammurabi ha più cose in comune con Draco che con Mosè. La Legge di Mosè ha fornito giustizia, ma si è occupata anche di leggi spirituali e di santità personale e nazionale. Di conseguenza, la Legge del Mosaico si occupava della causa del crimine, non solo dei suoi effetti. La Legge del Mosaico eleva il valore della vita umana, e tutto il suo tenore è più compassionevole di quello del Codice di Hammurabian. La dimensione spirituale è ciò che rende unica la Legge di Mosè.

Il principio fondamentale delle leggi di Dio nella Bibbia ebraica può essere riassunto nelle parole: "Siate santi, perché io sono santo" [Levitico 11:45]. Un principio come questo era del tutto sconosciuto ai babilonesi, come si vede nel loro codice di legge.

C'è una drammatica differenza di prospettiva tra Hammurabi e Mosè. Il fuoco dell'uno è orizzontale, mentre l'altro è verticale. Il codice giuridico dell'Antico Testamento ha un orientamento religioso, mentre altri sono civili. I mesopotamici credevano che il dio Shamash avesse dato ad Hammurabi il suo codice di legge in modo che le persone potessero andare d'accordo tra loro. Nella Bibbia, il codice di legge era dato principalmente perché le persone potessero andare d'accordo con Dio.

Questo è ciò che distingue la Legge del Mosaico da tutti gli altri codici di legge dell'antichità: la sua forte enfasi sulle questioni spirituali. Il più vicino al Codice di Hammurabiano è la sua proclamazione che coloro che rubavano agli dei sarebbero stati messi a morte. A differenza della Legge del Mosaico, il Codice di Hammurabi non prevedeva il perdono.

La teoria che la Legge di Mosè sia semplicemente una riformulazione di quella di Hammurabi è stata oggi in gran parte abbandonata, per il fatto che codici di legge simili, anche più antichi di quelli di Hammurabi, sono stati trovati in vari altri luoghi. Tra questi vi sarebbero le leggi cuneiformi, scritte già nel 2350 a.C.; il Codice di Urukagina, 2380 a.C.; il Codice di Ur-Nammu, 2050 a.C.; e altri.

La maggior parte dei critici si è resa conto del fatto che le leggi babilonesi erano probabilmente ben note agli Ebrei di Mosè. Quando Dio comunicò la Sua Legge, usò un linguaggio che gli israeliti conoscevano già, e questo spiegherebbe una formulazione simile per leggi simili.

Sia Hammurabi che Mosè registrarono un complesso sistema di leggi che erano uniche al loro tempo. Hammurabi sosteneva di ricevere il suo codice dal dio babilonese della giustizia, Shamash. Mosè ricevette la Legge di Dio in cima al Monte Sinai direttamente dal Dio degli Israeliti. Ci sono alcune somiglianze tra la Legge del Mosaico e il Codice di Hammurabi, come ci si aspetterebbe da due sistemi legislativi. Tuttavia, le loro differenze significative dimostrano l'infondatezza di qualsiasi accusa che Mosè ha copiato dal Codice di Hammurabi.




mercoledì 8 settembre 2021

In che modo Alessandro Magno nutrì il suo esercito durante la sua conquista?

Sono stati scritti molti libri sull'argomento, ma cercherò di dare una breve panoramica.

La base del sistema logistico di Alessandro era l'esercito macedone che egli ereditò da suo padre, re Filippo.

Sotto Filippo:

L'uso di carri trainati da buoi a movimento lento fu abolito e fu permesso solo l'uso di cavalli come animali da soma.

Gli uomini dovevano portare la maggior parte del loro equipaggiamento, come armi, attrezzi, coperte e razioni, la maggior parte delle quali era portata in uno zaino. Per quanto ne so, furono il primo esercito a farlo.

L'esercito era composto da professionisti, che erano abituati a queste pratiche nel corso di molti anni di campagne. Ai servi era permesso di accompagnare i soldati di rango superiore, ma ci si aspettava che fossero efficienti; il solito "treno dei bagagli" delle donne e di vari altri seguaci era fortemente scoraggiato (anche se questa politica fu cambiata dopo la sconfitta persiana - l'aumento del morale valeva la pena della penalità per la velocità).


Compagni ben nutriti che fanno pagare all'opposizione


Questo sistema da solo ha funzionato bene sia per Filippo che per Alessandro durante le loro campagne europee, che hanno richiesto una marcia veloce per incontrare il nemico in una battaglia decisiva.

La campagna asiatica, tuttavia, ha richiesto molta pianificazione, a causa delle distanze più lunghe e della campagna pluriennale necessaria per raggiungere gli obiettivi.

All'inizio Alexander aveva un grosso problema: la sua marina non aveva il controllo dei mari, quindi non poteva tenersi sulla costa e farsi rifornire dalla nave, il sistema di trasporto più efficiente dell'epoca. Così fece quanto segue:

Pianificò ampiamente in anticipo, raccogliendo informazioni sul terreno, sulle distanze e sulle caratteristiche che potevano influenzare il flusso di rifornimento come i passi di montagna. Anche la lettura di Senofonte o i rapporti della rete di spie creata da suo padre hanno aiutato in questo senso. Ha accumulato scorte sufficienti e una tesoreria al solo scopo di dare il via alla sua campagna, seguendo i piani del padre.

Impiegò i migliori esperti con le giuste competenze. Ad esempio, i suoi bematisti hanno fornito stime a distanza sorprendentemente accurate. Ha anche assegnato un ufficiale superiore dedicato al treno dei bagagli, responsabile del benessere degli animali da soma e del flusso dei rifornimenti.

Ha sempre dato priorità al rifornimento o all'aumento delle sue scorte. Ad esempio, dopo Granicus, ha marciato verso Sardi dove ha catturato il tesoro. Strinse alleanze e modificò anche il sistema di satrapia persiano separando la funzione di riscossione delle imposte, assicurando così di ottenere le entrate e le forniture necessarie.

Ha creato costantemente basi di rifornimento anticipate prima della campagna elettorale, in modo che l'esercito non debba passare il tempo a cercare cibo.

Sapeva quando fare le cose con calma. Invece di marciare direttamente lungo la Strada Reale da Sardi fino a Susa, ha fatto il lungo giro dell'Egitto e ha consolidato la sua base elettrica e le linee di rifornimento, cosa che ha funzionato bene con la sua strategia navale.

Si è adattato alle condizioni locali. Dopo aver superato la Siria o l'Egitto, l'esercito di Alessandro acquistò cammelli come animali da soma che aumentavano la capacità di rifornimento soprattutto nelle calde condizioni del Medio Oriente. La dieta dei suoi soldati doveva anche includere più cibo secco, come datteri e fichi, che erano comunque facilmente reperibili.




martedì 7 settembre 2021

Perché il 476 d.C. è una data significativa nella storia romana?

E' una data "inventata" da Edward Gibbon, un noto studioso degli antichi Romani:



Ha ipotizzato che la deposizione di Romolo Augusto fosse la data giusta per indicare la fine all'Impero Romano d'Occidente.

Ironia della sorte, l'imperatore adolescente (12–14 anni – NdT) aveva preso il nome sia dal fondatore di Roma che dal fondatore dell'impero.

In verità i Germani controllavano il governo di Roma da decenni prima di Romolo Augusto. Tuttavia, facendo il proprio gioco, finsero che il vecchio ordine fosse ancora in vigore.

Odoacre, di origini barbariche, si stancò di queste sciocchezze. Depose il ragazzo e si dichiarò re, senza alcuna opposizione:



Così terminò l'impero in Occidente e nessun "occidentale" se ne accorse o, anche se l'avesse notato, non importava ... i padroni erano rimasti gli stessi.


lunedì 6 settembre 2021

Uno strano episodio storico che sembra falso ma è realmente accaduto

Questo episodio sembra preso da qualche serie tipo trono di spade invece è storicamente acclarato. Si tratta di un caso di applicazione della massima che invita a sfruttare il tallone d'Achille del proprio avversario.

Nel 525 a.C l’esercito Persiano, comandato da Cambise, assediò Pelusio, trovando la resistenza dell’esercito egizio. Non riuscendo a sconfiggere la guardia egiziana, Cambise decise di far catturare al suo esercito il più numero più alto possibile di gatti vivi. Dopo tre giorni l’armata persiana sferrò un nuovo attacco utilizzando come scudo proprio i gatti. Gli Egizi pur di non ferire i gatti nella lotta, decisero di arrendersi. Secondo altre cronache storiche le truppe persiane guidate da Cambise II dipinsero sui loro scudi immagini di gatti, sacri e quindi inviolabili per gli egizi, devoti alla dea gatto Bastet. Altre testimonianze parlano di scudi con immagini di ibis, cani, pecore e altri animali venerati dai nemici, o addirittura di gatti vivi inseriti nelle armature.



domenica 5 settembre 2021

Cosa sappiamo dei celtiberi?



Sappiamo che i Celti erano un insieme di popoli indoeuropei diffusi, nel periodo del loro massimo splendore (IV-III secolo a.C.) su un vastissimo territorio: dalle isole britanniche, al bacino del Danubio, oltre che nelle penisola Iberica, Italica ed Anatolica

Furono conosciuti con diversi nomi a seconda della loro posizione geografica: Britanni, Galli, Galati, ecc. Nonostante le ovvie differenze che li caratterizzavano a causa della loro vasta distribuzione, il loro destino fu comune. In tempi diversi vennero conquistati dai Romani e furono assorbiti dall’impero.

I Celtiberi erano una di queste popolazioni ed erano stanziate, come il loro nome suggerisce, nella Penisola Iberica. Secondo alcuni autori latini (Diodoro Siculo, Appiano, Marziale e Strabone), i Celtiberi erano una mescolanza tra i Celti, venuti dal Nord e gli Iberi, già presenti sul territorio. In effetti, l’ipotesi più accreditata attualmente è che i popoli provenienti dalla culla del celtismo, ovvero l'area della Cultura di Hallstatt (che includevano anche alcuni gruppi minoritari di germanici) una volta superati i Pirenei si mescolarono con le popolazioni autoctone preesistenti.

Dal nucleo originario, collocato nell'odierna Spagna centro-settentrionale, i Celtiberi si estesero verso sud, nell'attuale Andalusia e verso occidente, lungo le coste atlantiche della penisola. Grazie ai ritrovamenti archeologici si è potuto stabilire che I principali nuclei urbani dei Celtiberi erano strutturati secondo il tipico schema della "fortezza della collina"

Fra questi si ricordano Numanzia, Kalakoricos (l'odierna Calahorra) e l'attuale Calatayud (Bilbilis per i latini). La loro cultura era basata sulla transumanza stagionale del bestiame, sotto la protezione di un'élite guerriera. La fine dei Celtiberi avvenne nel II secolo a.C. quando furono sottomessi a Roma attraverso una serie di campagne militari: le Guerre Celtibere. La loro capitolazione fu segnata in particolare dalla caduta della loro ultima roccaforte, Numanzia, vinta nel 133 a.C. da Publio Cornelio Scipione Emiliano. Come tutte le altre popolazioni della Penisola iberica i Celtiberi subirono un intenso processo di latinizzazione.