mercoledì 14 settembre 2022

Cosa era normale nell'antica Grecia e assurdo oggi? Come mai la pensate in questo modo?

Un aspetto importante della sessualità nell'antica Grecia era la prostituzione. In Grecia esistevano due tipi di prostitute: le "hetairai", ovvero le escort e le cortigiane di alto livello, e le "pornai", ovvero le prostitute e le schiave di basso livello che lavoravano spesso nei bordelli e agli angoli delle strade. Nell'Antica Grecia lavoravano come prostitute sia uomini che donne.



A differenza di quanto accade oggi in molti Paesi, nell'Antica Grecia la prostituzione era completamente legale e persino sostenuta dallo Stato in molte città-stato.

Nell'antica Atene c'erano molti bordelli gestiti dallo Stato, che venivano anche tassati dopo che il legislatore Solone aveva legalizzato la prostituzione. Anche i servizi avevano un prezzo fisso in tutta Atene ed erano regolamentati.

La prostituzione era diffusa in tutta la Grecia antica, ma in particolare ad Atene, dove gli uomini si sposavano dopo i trent'anni. Le donne, invece, si sposavano spesso intorno ai sedici anni.

Le severe leggi sul sesso con donne libere al di fuori del matrimonio, che potevano essere punite con la morte, facevano sì che la scelta dei giovani ateniesi fosse limitata principalmente alle prostitute.

Anche dopo il matrimonio, gli uomini frequentavano spesso prostitute sia maschili che femminili. Il matrimonio nell'antichità greca era spesso considerato una decisione finanziaria, sociale, politica e familiare.

Raramente le coppie si sposavano per amore e, pur avendo rapporti sessuali per generare figli, nell'Antica Grecia le coppie sposate dormivano spesso separatamente e gli uomini avevano relazioni extraconiugali. Le donne, invece, potevano essere punite severamente in caso di infedeltà.


martedì 13 settembre 2022

Una festività che veniva celebrata prima della nascita di Cristo

Prima della nascita di Cristo si festeggiavano i Baccanali, vale a dire riti orgiastici che, suppongo dall'etimologia, si focalizzassero su penetrazioni posteriori!




lunedì 12 settembre 2022

I soldati romani ricevevano un addestramento per combattimenti uno contro uno senza armi?


 

Sicuramente si. Come loro armamento individuale, avevano il Pilum ed il gladio. Il Pilum era la lancia che, una volta usata, aveva la sua punta che si piegava rendendola irrimediabilmente irrecuperabile. Potevano solo contare sul loro gladio ed il loro scudo. Va da se che, nelle foghe dei combattimenti potevano anche rimanere disarmati. E' quindi intuibile che, nei corpo a corpo e senza arma alcuna dovevano essere addestrati a difendersi anche a mani nude, non v'è dubbio.


domenica 11 settembre 2022

Dove si tenne il primo sciopero della storia?

Furono gli operai egizi del villaggio di Deir el-Medina, che si occupavano dei lavori negli edifici sacri e nelle tombe di Tebe.



L’episodio è raccontato in un papiro, detto “dello sciopero”, oggi conservato a Torino.

Al tempo del faraone Ramses III, nel XII sec. a.C., la paga tardava ad arrivare e questo era molto grave perché all’epoca si pagava in natura, cioè in cibo.

Il ritardo poteva voler dire non mangiare e gli operai protestavano per questo, e anche per la mancanza di unguento necessari a proteggere la pelle dal sole.

I funzionari non riuscirono a convincere i manifestanti a turbare a lavoro in cambio di promesse. Lo sciopero durò giorni, fino a quando non potrebbero tutto ciò che era dovuto.

Inoltre vennero nominati funzionari affetti alla verifica dei salari, mentre gli stessi operai furono coinvolti nel controllo e nella distribuzione delle razioni.


sabato 10 settembre 2022

Uno degli atti più disturbanti di sempre

Cassio Dione racconta: “Nerone si era unito in matrimonio con Sporo in Grecia. Tutti gli elleni festeggiarono le nozze auspicando perfino la nascita di figli legittimi”.



Perché lo storico usa il termine “perfino”?

Attorno al 65 d.C. l’imperatore Nerone fece evirare un giovane liberto di nome Sporo.

Quest’ultimo ebbe la sfortuna di assomigliare a Poppea Sabina, defunta moglie di Nerone e dovette quindi “rimpiazzarla” perdendo la virilità e assumendo il suo nome.

Le sciagure del malcapitato non terminarono neanche dopo la morte del sovrano: divenne amante di un prefetto che abusava con foga di lui e ricevette l’ordine di impersonare una fanciulla violentata a uno spettacolo.

Non sopportando tale vergogna, lo sventurato liberto si suicidò.


venerdì 9 settembre 2022

Come si studiava nell'antica Roma?

Prima della repubblica erano i padri ad insegnare ai figli. Successivamente erano gli schiavi istruiti chiamati pedagochi, soprattutto greci, a farlo insegnando il latino, le leggi romane e la matematica. All'inizio dell'età imperiale il compito di insegnare toccò alle madri che spesso erano piú istruite dei consorti includendo oltre ai loro figli anche quelli degli schiavi. Con l'espansione dell'impero anche la scuola si riorganizzò, a 6–7 anni i bambini frequentavano le ludi magister per un periodo di 8 mesi all'anno. In queste scuole c'erano 3 tipi di maestri: il magister che era il maestro principale ed insegnava matematica e scienze, il grammaticus che insegnava greco e latino, letteratura, poesia, canto, astronomia e mitologia e il rethor il cui compito era insegnare filosofia e retorica.



giovedì 8 settembre 2022

Com'era la vita quotidiana nell'antica Roma?

Era ottima per i ricchi, dura ma dignitosa per gli artigiani come i costruttori di mattoni, i fornai, i liberi agricoltori, e simile a quella di un odierno impiegato quella dei vari notabili, perlopiù schiavi, al servizio di qualcuno. La vita era un inferno per i più poveri, specie fuori i grandi centri. In città invece vi era una categoria di persone nullafacenti che impiegavano il loro tempo con lo scopo di accaparrarsi un pasto a fine giornata; i cosiddetti clienti delle famiglie più ricche. Si presentavano nell'atrio delle case di buon mattino per chiedere lavoretti vari al capofamiglia, che ricompensava con un invito a cena, dove avrebbe mangiato gli scarti o le parti meno nobili dalla mensa degli invitati più importanti.