Furono gli operai egizi del villaggio di Deir el-Medina, che si occupavano dei lavori negli edifici sacri e nelle tombe di Tebe.
L’episodio è raccontato in un papiro, detto “dello sciopero”, oggi conservato a Torino.
Al tempo del faraone Ramses III, nel XII sec. a.C., la paga tardava ad arrivare e questo era molto grave perché all’epoca si pagava in natura, cioè in cibo.
Il ritardo poteva voler dire non mangiare e gli operai protestavano per questo, e anche per la mancanza di unguento necessari a proteggere la pelle dal sole.
I funzionari non riuscirono a convincere i manifestanti a turbare a lavoro in cambio di promesse. Lo sciopero durò giorni, fino a quando non potrebbero tutto ciò che era dovuto.
Inoltre vennero nominati funzionari affetti alla verifica dei salari, mentre gli stessi operai furono coinvolti nel controllo e nella distribuzione delle razioni.
Nessun commento:
Posta un commento