Sebbene nella cultura romana la politica fosse un affare da uomini, l’indomita Porzia non era disposta a rimanere in disparte.
Colta, intelligente e coraggiosa, aveva sposato Bruto per essere parte attiva della società romana e non lo nascose. Quando capì che il consorte le nascondeva qualcosa, ovvero l’assassinio di Cesare, pretese che lui le dicesse cosa la turbava.
Di fronte al silenzio di Bruto, prese un pugnale e si fece un taglio profondo sulla coscia senza mostrare il minimo dolore.
Il marito, sconvolto, le chiese di fermarsi, ma lei voleva dimostrargli che anche sotto tortura sarebbe stata capace di non dire nulla.
Porzia gli disse:
“O Bruto, io fui portata nella tua casa non come concubina, per dividere con te solo il letto e la mensa, bensì per essere partecipe sia delle gioie che delle pene”.
L’uomo non poté fare altro che raccontarle il suo piano.
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