
Qui vedi il sigillo intatto della tomba
del re Tut, che era rimasto intatto per oltre 3200 anni.
Gli investitori nello scavo si erano
quasi arresi.
Dopo uno scavo nella Valle dei Re, il
principale investitore dell'archeologo britannico Howard Carter, il
ricco finanziere Lord Carnarvon, era pronto a rinunciare.
Carter aveva già cercato per cinque
anni senza successo, ma sentiva che c'era altro da trovare e decise
di prolungare la ricerca per un altro anno.
A novembre del 1922, fece un'ultima
spedizione nella valle.
Carter stava cercando la tomba di un re
sconosciuto della 18. dinastia.
Il re ragazzo è ora il faraone più
famoso d'Egitto, ma quando Carter fece gli scavi, il suo nome -
Tutankhamon - era conosciuto solo nei circoli degli studiosi.
Nella valle, la sua squadra si era
imbattuta in una scala piena di macerie. Ci vollero tre settimane
prima che potessero finalmente aprire la tomba.
Carter fece un piccolo foro nell'angolo
superiore della porta e mise una candela all'interno.
La candela tremolò e Carter sbirciò
all'interno. Mentre i suoi occhi si adattavano all'oscurità, sentì
Carnarvon chiedere: "Riesci a vedere qualcosa?".
"Sì", rispose Carter. "Cose
meravigliose. Cose meravigliose!"
All'interno c'erano tre bare. L'ultima
bara, fatta di oro massiccio, conteneva il corpo mummificato del re
Tut.

Tra le ricchezze trovate nella tomba -
reliquiari d'oro, gioielli, statue, un carro, armi, vestiti - la più
preziosa fu la mummia perfettamente conservata, essendo la prima mai
scoperta.

Se guardo la prima immagine, penso che
deve essere stao i ncredibile rompere questo sigillo che era stato
chiuso per cosi' tanto tempo.
Ma anche aprire le bare…io credo che
avrei avuto molto timore a farlo.
Per me sono delle cose che per gli
Egiziani furono cosi' sacre.

Prendere un loro dio e appogiarlo da
qualche parte per me sarebbe stato molto difficile.
Non lo vorrei fare.
Ma allo stesso tempo deve essere stato
un momento chiave per la vita di quei acheologi.