sabato 17 aprile 2021

Le persone delle antiche civiltà si allenavano

Gli antichi greci si esercitavano nudi nella palestra accanto alle terme. Prima si toglievano i vestiti e poi si spalmavano con l'olio d'oliva. Era proprio come i Giochi Olimpici. Facevano lancio del giavellotto , del disco, facevano gare di corsa, gare di marcia, pugilato e lotta. Poi toglievano l'olio con uno strigil di bronzo e facevano il bagno. Gli Spartani facevano addestramento militare tutto il giorno e nuotavano attraverso il fiume Eurotas prima di cenare a base di Brodo nero. I romani imitarono i greci. Gli uomini semitici hanno subito un intervento chirurgico di ricostruzione del prepuzio in modo che potessero salire la scala sociale. Era un tabù mostrare il glande nella palestra e nei bagni.








venerdì 16 aprile 2021

Cosa rendeva Cleopatra una donna così attraente e desiderata da tanti?

 


Questa è una ricostruzione digitale del viso di Cleopatra. Ma lasciatemi anche dire che Plutarco ha detto che era divertente parlare con lei. "Perché la sua bellezza, come ci è stato detto, non era di per sé del tutto incomparabile, né di natura tale da sorprendere coloro che la vedevano; ma conversare con lei aveva un fascino irresistibile, e la sua presenza, unita alla forza di persuasione nel suo discorso e nel carattere un po' diffidente dei suoi modi verso gli altri, aveva qualcosa di stimolante. Aveva anche dolcezza nel tono della sua voce; e la sua lingua, come uno strumento a più corde, poteva facilmente parlare la lingua che desiderava... "

Inoltre, era la padrona dell'Egitto. L'Egitto era il granaio del Mediterraneo e Roma dipendeva dall'Egitto per nutrire il suo popolo. Chiunque avesse Cleopatra aveva anche l'Egitto e, quindi, poteva controllare l'approvvigionamento alimentare di Roma.



La ricostruzione facciale è stata fatta digitalmente da varie effigi trovate dagli archeologi. Penso che potrebbe essere attraente anche nel nostro tempo!


giovedì 15 aprile 2021

Nell'antichità esisteva il vetro morbido e che nessuno, poi, è riuscito a replicare!




 

La cosa mi ha molto incuriosito e sono andato a documentarmi perché non ne sapevo niente. Il vetro è classificato come liquido (in realtà è un Sol) e come tale si comporta ad alta temperatura quindi non era del tutto una fake news. Poi sono andato a cercare le Fonti ed ho capito tutto. è tratto dal Satyricon di Petronio. vitrum flexile Il racconto si riferisce ad una coppa di vetro che veniva aggiustata con un piccolo martello. Alla fine del racconto l'imperatore uccide l'inventore perché quel vetro avrebbe avuto più valore dell' argento e dell'oro e l'inventore sarebbe diventato più ricco dell'imperatore .Oggi usiamo usiamo un vetro flessibile solo che non lo pensiamo come tale E' la fibra di vetro usata per fare isolanti e fibre ottiche

mercoledì 14 aprile 2021

Che tipo di pane mangiavano gli Antichi Romani



Nel 1930 ad Ercolano fu rinvenuto del pane macinato (pane), datato 79 d.C. Nel 2013, il British Museum chiese allo chef Giorgio Locatelli di ricreare una ricetta per il pane romano.
Per preparare il pane romano vi serviranno:
  • 400g di lievito naturale
  • 12g di lievito
  • 18g di glutine
  • 24g di sale
  • 532g di acqua
  • 405g di spelta
  • 405g di farina di grano
Mescolare il lievito con l'acqua. Mescolare i due tipi di farina con glutine e aggiungere alla soluzione acquosa. Mescolare per due minuti. Aggiungete sale e mescolare per altri tre minuti. Formare una forma rotonda con l'impasto e lasciar riposare per un'ora.
Avvolgere l'impasto con una striscia per mantenerlo in forma. Tagliare l'impasto sopra in diversi punti per facilitare la crescita nel forno. Cuocere per 30-45 minuti a 200°C.



martedì 13 aprile 2021

Un pezzo di storia scioccante/sorprendente


Questa storia è stata narrata da Swami Paramahamsa Yogananda.


Alessandro Magno era riuscito a portare fuori dall'India, come suo insegnante, un vero yogi.
Quest'uomo era Swami Sphines, chiamato "Kalanos" dai Greci perché il santo, un devoto di Dio nella forma di Kali, aveva salutato tutti pronunciando il suo nome di buon auspicio.
Kalanos accompagnò Alessandro Magno in Persia.
In un giorno stabilito, a Susa in Persia, Kalanos rinunciò al suo vecchio corpo entrando in una pira funeraria di fronte a tutto l'esercito macedone.
Gli storici hanno constatato lo stupore dei soldati che hanno osservato che lo yogi non aveva paura del dolore o della morte e che non si era mai mosso dalla sua posizione mentre veniva consumato dalle fiamme.
Prima di partire per la sua cremazione, Kalanos aveva abbracciato tutti i suoi cari compagni, ma si era astenuto dal dire addio ad Alessandro Magno, al quale il saggio indù aveva semplicemente detto:
"Spero di rivederti presto a Babilonia"


Alessandro Magno aveva lasciato la Persia, e l'anno successivo era morto a Babilonia.
Le parole di Kalonas vogliono dire, nel suo modo, che lui sarebbe stato con Alessandro Magno sia durante la vita che durante la morte.


lunedì 12 aprile 2021

Messalina fu l'imperatrice più pervertita dell'antica Roma


Nel cielo assolato di Roma, durante il I secolo dopo Cristo, si susseguirono una serie di personaggi che la storiografia ha consegnato ai posteri e il cui nome è famoso ancor oggi, a 2 millenni dalla morte. Fra loro si possono ricordare Ottaviano Augusto, Nerone, Caligola, Traiano ma anche alcune donne, fra le quali le più famose sono Agrippina, Poppea e Messalina, quest’ultima morta giovanissima nel 48 dopo Cristo, a soli 23 anni.


Messalina, nonostante la breve vita, trovò il modo di far parlare di sé probabilmente più per le sue abitudini sociali rispetto alle sue azioni compiute da Imperatrice. Ma partiamo dall’inizio.
Messalina nasce in una famiglia patrizia imparentata con la casata Giulio-Claudia, e a soli 14 anni si trova obbligata a sposare Claudio, un uomo notoriamente affetto da handicap fisici. Claudio è un membro marginale della dinastia giulio-claudia, e rimane al di fuori dei salotti del potere sino ai 47 anni, quando il nipote Caligola lo promuove a console.
Nel giro di poco tempo, nel 41, Claudio, grazie all’assassinio di Caligola, diventa l’uomo più potente dell’Impero Romano, e con lui la giovanissima moglie Messalina, Imperatrice di Roma.


Le prime azioni dei nuovi Imperatori sono caratterizzanti di quell’epoca di forti chiaroscuri. Seneca viene esiliato in Corsica, Giulia Livilla, sorella di Caligola, viene esiliata a Ventotene dove viene uccisa e la zia Agrippina minore viene richiamata a Roma.


Giovane e inquieta, Messalina non ama l’ambiente regale cui appartiene e cerca la trasgressione anche fra la gente del popolo. La leggenda più “scabrosa” che la contraddistingue la vede travestita da prostituta sotto il falso nome Licisca e, completamente depilata, i capezzoli dorati, gli occhi segnati da una mistura di antimonio e nerofumo, offrirsi ai marinai o ai gladiatori per qualche ora al giorno.


Le voci sul suo conto sono scandalose, e la vogliono mascherata da meretrice mentre si concede persino nel quartiere di Suburra, uno dei peggio frequentati di Roma, su letti fatti di paglia che poco avevano a che vedere con i guanciali da Imperatrice sui quali era abituata a dormire.
Per Plinio il Vecchio Messalina sfidò addirittura la più celebre prostituta dell’epoca, riuscendo ad avere rapporti con 25 uomini diversi in 24 ore e, “proclamata invicta”, a detta di Giovenale, “lassata, viris nondum satiata, recessit” (“stanca, ma non sazia di uomini, smise”).


Amante regolare di personaggi in vista della Roma dell’epoca, fra cui si ricordano il governatore Appio Giunio Silano e l’attore Mnestere, Messalina si innamorò infine di Gaio Silio, marito di Giulia Silana, il quale ripudiò la moglie e divenne l’amante ufficiale dell’Imperatrice.
Nel 48, durante l’assenza dell’Imperatore Claudio che si trovava a Ostia, Messalina inscenò il proprio matrimonio con Gaio Silio durante una festa dionisiaca a palazzo, la goccia che fece traboccare il vaso della sopportazione del marito tradito. Claudio sicuramente non aveva problemi di gelosia, ma era terrorizzato dalla possibilità che qualcuno potesse legittimamente avanzare pretese al trono di Roma.
L’Imperatore decretò quindi la morte di Messalina e Gaio Silio


I due amanti furono raggiunti dai soldati ma, mentre Gaio Silio non oppose resistenza all’inevitabile sentenza, chiedendo semplicemente una morte rapida, Messalina tentò di fuggire alla morte, scappando negli Horti Luculliani insieme alla madre dove venne, infine, uccisa.
Allora per la prima volta Messalina intravide la sua sorte; prese la spada e la avvicinò invano, tremando, alla gola e al petto, finché fu trafitta dal colpo del tribuno…
La descrizione della sua morte, prima un tentativo di suicidio e poi il colpo di grazia del militare, ci viene data da Tacito nei suoi Annales, e fa ben immaginare quanto possa esser stato drammatico, per una giovane piena di voglia di vivere, essere uccisa per conto del marito.
Tacito ci racconta anche la reazione del marito alla morte della moglie, che ci fa comprendere il cinismo dei personaggi della Roma Imperiale:
A Claudio mentre banchettava fu annunciato che Messalina era morta, senza precisare se di mano propria o altrui. Claudio non fece domande, chiese una coppa e continuò il banchetto come di consueto“.
Nonostante le descrizioni particolareggiate delle abitudini sessuali dell’Imperatrice, tali presentazioni vanno ben contestualizzate nella Roma Imperiale. Esisteva dall’epoca di Augusto una legge contro l’adulterio (“Lex Iulia de adulteriis coercendis”), che puniva le mogli adultere con l’esilio a vita. Nonostante il diritto, nella pratica i tradimenti erano all’ordine del giorno, e gli aristocratici si preoccupavano poco dei costumi sessuali degli uni o degli altri.


Diverso era il ragionamento politico, che sfruttava le debolezze delle parti avverse per dipingere un ritratto terribile dei propri concorrenti. Ecco che una Messalina prostituta nel quartiere di Suburra potrebbe essere l’invenzione di qualche senatore, o degli stessi seguaci di Claudio, per giustificare l’assassinio dell’Imperatrice.
La giovane donna subì, fra le altre cose, una vera e propria damnatio memoriae dopo la morte. Tutte le sue statue furono distrutte, il suo nome cancellato da ogni documento e il figlio maschio privato del diritto al trono di Roma. Tiberio Claudio Cesare Britannico, suo figlio nato nel 41, fu infatti escluso dal padre per il ruolo di Imperatore che fu dato, illegittimamente, a Nerone, figlio di Agrippina, nel frattempo sposatasi con Claudio stesso.
Britannico venne assassinato, su ordine di Nerone, nel 55
In quella Roma di intrighi risulta quindi significativo come Nerone, figlio di Agrippina, che era la zia di Messalina e nuova moglie di Claudio, sposò la figlia di Messalina, Claudia Ottavia, che finì, Ça va sans dire, assassinata per ordine di Nerone stesso.




domenica 11 aprile 2021

Cosa facevano gli antichi romani e che oggi sarebbe considerato scandaloso


I romani facevano molte cose che ad oggi ci farebbero storcere non poco il naso.
Un esempio dei tanti che posso fare riguarda le tintorie romane, nell'antica Roma i panni venivano lavati in tintoria con l'urina (che aveva delle proprietà sgrassanti per le macchie a loro dire), addirittura le tintorie si caratterizzavano per la presenza di vasi all'esterno, nei quali i passanti che ne avessero avuto necessità avrebbero potuto svuotare le vesciche donando quindi urina alle tintorie.
Poi si può scegliere:

Dieci falsi miti sui gladiatori | best5.it
Scontri tra gladiatori (spesso anche con animali)

schiavitù per i ceti più bassi.

conservazione del vino con il piombo o l'acido piombico (l'effetto che il piombo ha sul corpo sono; sonno agitato, anemia, mal di testa, dolori allo stomaco, irritazione, perdita dell'appetito. Non per dire ma anche le tubature dell'acqua romane erano fatte di piombo)

Il Legionario Romano
Assoggettazione di popoli da loro considerati inferiori e distruzione di massa (si pensi a Cartagine).
e la lista continua.
I Romani erano un popolo affascinante, moderno per l'epoca e bellissimo sotto molti aspetti. Ma dire che erano dei lanii (macellai) è dire poco.
A partire dall’ipocrisia della formula matrimoniale univocamente diretta dalla moglie al marito “ubi tu gaius, ibi ego gaia”, cioè “dove tu sarai felice, io sarò felice”.
Spesso la vita di moglie per le romane sí svolgeva così: da bambina, forse appena dopo il menarca, veniva data al suo promesso sposo o, nei rari casi in cui fosse stata promessa ad uno di età non senile rispetto alla sua, alla famiglia del suo promesso sposo.
Lì il suo promesso sposo, suo custode in teoria, poteva anche violentarla, anche appena arrivata, anche tutte le notti: bastava che alla fine si sposasse per riparare l’onore offeso.
Ma questa è una cosa che a volte accade ancora oggi.
La cosa ancora peggiore però era questa a mio avviso…
Nell’antica Roma non si potevano uccidere le vergini…ma le donne potevano essere condannate a morte.
Soluzione?
Venivano fatte violentare. Così, per sicurezza…
Il punto è che a volte mi chiedo se davvero oggi ci scandalizzeremmo poi tanto di fronte a certe cose…visto che ci sono persone che augurano alle donne che non si piegano di essere violentate.
È interessante vedere come la gente si soffermi sulle piccolezze come il loro modo di mangiare o il sesso. Diciamo che in generale, soprattutto dopo la conquista della Grecia possiamo vedere diffondersi dei comportamenti libertini che per noi, infusi ancora del pudore cattolico, paiono scandalosi. I romani dal canto loro erano dei pastoracci conservatori non sapevano nemmeno cosa fosse il sesso orale prima che glielo insegnasse qualche ateniese.
Ciò detto.
Per me gli atteggiamenti più scandalosi furono:
  1. La sistematica schivizzazziozione di masse umane sulla quale si basò tutto il sistema economico romano dal III secolo a.C. in poi.
  2. La tortura e la pena di morte per i criminali e i nemici politici/di guerra
  3. Le venationes, combattimenti tra uomini e bestie feroci
  4. Giochi gladiatori in generale
Aggiungo un bonus. Trovo scandalosa la minuzia con la quale i romani cancellarono dalla storia i popoli dai quali vennero messi in seria difficoltà; le stirpi che li umiliarono in guerra furono rase al suolo, private della memoria storica con una metodicità maniacale. Basti pensare agli Etruschi e ai Cartaginesi. Non furono semplicemente battuti e sottomessi, ma vennero ingurgitati da Roma e la loro cultura fatta svanire nel "nulla" per poi ricomparire poi come prodotto della tradizione romana.
Mi sono fatto l'idea che per i romani la memoria di un popolo fosse la cosa più importante, non facevano altre che monumentalizzare la loro storia, sia a livello scritto che architettonico. Quindi la peggiore umiliazione da infliggere a un nemico era toglierlo dalla memoria dell'umanità…e questo per me è scandaloso.
Le loro abitudini a tavola oggi sarebbero inaccettabili ovunque: mangiavano sdariati su triclini, con la mano sinistra tenevano il piatto, con la destra prendevano il cibo dal piatto e poi buttavano a terra eventuali scarti. Segnalavano di aver gradito il pasto emettendo sonori rutti.
Detto ciò: "Scandaloso" implica un giudizio morale, ma poi è facile scivolare in questo dubbio: siamo così sicuri che la società odierna, all'atto pratico, sia poi così diversa?
"Pochi sanno per esempio che l'approccio alla prostituzione da parte delle famiglie più ricche era prima di tutto economico. Potremmo quasi dire manageriale»"

"Un «patrimonio» in carne e ossa
Gli schiavi erano proprietà privata «e questo rappresenta uno degli aspetti più interessanti: non esercitavano per conto proprio, quanto piuttosto erano obbligati a vendere il proprio corpo per fare gli interessi economici del padrone»"

"Bordelli «domestici»
Un'ultima curiosità: ricordate quei piccoli ambienti pieni di raffigurazioni erotiche in alcune delle più celebri domus pompeiane, come la Casa dei Vettii e la Casa del Centenario? «Secondo l'interpretazione moderna potevano esercitare tre funzioni diverse: o erano luoghi in cui incentivare l'accoppiamento tra schiavi affinché nascessero altri schiavi, o erano sale del piacere in cui il padrone di casa in compagnia di amici, a fine cena, poteva intrattenersi con schiave e schiavetti. Oppure ancora erano i luoghi che il dominus metteva a disposizione dei clienti delle sue schiave per la consumazione». Certo è che il sesso a pagamento doveva offrire un contributo niente male al Pil dell'epoca…"
Ecco, appunto.
Il primo pensiero che mi viene in mente è l'ampia libertà dal punto di vista sessuale, con valori accettati che variavano anche in base al periodo del lungo impero romano.
Poi anche ovviamente la schiavitù, oggi non più fortunatamente accettata nei paesi democratici.
Una cosa che oggi sarebbe considerata scandalosa era l'antico trattamento riservato alle donne. Una donna si sposava molto giovane, e nel 90% dei casi non per amore, ma per accordi tra famiglie.
Per di più passava tutta la sua vita in balìa delle decisioni di un altro uomo: il padre se ancora nubile, il marito se già sposata. Si credeva infatti che le donne non potessero prendere in autonomia decisioni importanti.
Marco Porcio Catone, censore e storiografo latino, ci fornisce un esempio della misoginia latina e del diverso trattamento riversato alle donne e agli uomini:
Se sorprendi tua moglie mentre commette adulterio, puoi ucciderla impunemente. Se lei sorprende te, invece, non può toccarti neppure con un dito. - Marco Porcio Catone
Alle donne inoltre non era permesso bere vino, e il marito poteva punire la propria consorte se l'avesse sorpresa nel berlo. Inoltre, le donne erano escluse da qualsiasi carica politica.
Le donne non potevano uscire spesso di casa: uscivano infatti prevalentemente per andare al mercato, e anche in queste occasioni era preferibile che fossero accompagnate da un uomo (non era però obbligatorio).
La situazione delle donne latine era, anche se disastrosa, comunque migliore delle donne greche, le quali praticamente passavano tutta la loro vita rinchiuse in una parte specifica della casa chiamata Gineceo.
Fortunatamente, nel corso dei secoli la condizione della donna è migliorata progressivamente; è oggi compito della società lottare per l'uguaglianza donna-uomo.