venerdì 17 giugno 2022

Come si può vincere in battaglia?

Troppo costosa, troppo lontana, troppo difficile da difendere. Alla fine fu abbandonata e così agli inizi del 400 l’esercito romano se ne andò lasciando la Gran Bretagna al suo destino, dopo che Giulio Cesare l’aveva conquistata tanti anni prima.

I britanni, che ormai si erano latinizzati e convertiti, erano disperati. Orde di barbari premevano ai loro confini e nessuno li avrebbe più aiutati. Sassoni e i feroci pitti -i guerrieri dipinti di blu visti in Braveheart- stavano arrivando. Il terrore si diffuse incontrollato.

Fu allora che il vescovo Germano, ex soldato, ebbe un'idea. Radunò lo scarno esercito che aveva e la mattina di Pasqua lo mise su una collina ad attendere la marea dei barbari. Quando furono vicini, Germano gridò a suoi soldati tre volte Halleluyah! Al che tutti risposero con un possente HALLELUYAH! Il cui rimbombo spaventò così tanto i superstiziosi nemici che fuggirono spaventatissimi. I pochi che rimasero furono facile preda dei britanni. Gli invincibili barbari erano stati sconfitti! Era la Pasqua del 429 e questa fu la Battaglia dell’Halleluyah.

Considerazioni:

La storia si ripete: se non sei in grado di gestirlo, cosa cavolo conquisti un territorio? Vola basso e stai sin dall’inizio a casa tua che è meglio, che poi quando te ne vai ti lasci indietro solo casini.

Forse i nostri antenati non erano quei grezzoni che immaginiamo, in caso di inferiorità numerica sapevano usare al momento giusto strategie non convenzionali.

Importante in battaglia è essere compatti e mostrare un fronte unico, soprattutto quando hai davanti nemici magari valorosi ma arretrati. La tua disciplina sanno bene che è invincibile.




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