domenica 19 giugno 2022

Cosa ispirò il mito dei ciclopi, giganti da un solo occhio che si dice popolassero le grotte delle isole mediterranee?

Secondo un'ipotesi, molto verosimile, il mito dei ciclopi si ricollega al ritrovamento di crani di elefanti nani. Sebbene molti non lo sappiano nel Pleistocene vivevano numerosi elefanti nani nelle aree costiere del sud Italia, , e delle isole italiane e greche e a ragione di ciò si sono conservati numerosi crani sparsi nelle grotte costiere dell'Italia e delle isole greche, e tutto questo ha probabilmente ispirato il mito dei Ciclopi, con un occhio solo dell'antica mitologia greca.

Durante l'era glaciale del Pleistocene (da 2.580.000 a 11.700 anni fa), emersero ponti terrestri che permisero agli antichi elefanti di spostarsi su isole emergenti per sfuggire ai predatori e/o trovare nuove fonti di cibo. Quando il livello del mare iniziò a salire intorno al Mediterraneo, questi antichi elefanti rimasero intrappolati e dovettero competere per quantità limitate di cibo. Secondo la regola dell'isola, i mammiferi tendono a ridursi o a crescere a seconda della disponibilità di risorse nel loro ambiente.

Gli antichi elefanti isolati si sono evoluti in specie diverse a seconda dell'isola in cui si trovavano. Quelli trovati a Cipro erano alti circa 2 metri, quasi il doppio di quelli trovati in Sicilia e a Malta. Gli antichi elefanti vissero in relativa pace fino a quando l'uomo non arrivò sulle isole circa 11.000 anni fa. Nel giro di un secolo, furono cacciati in modo eccessivo e si estinsero.



Quando i Romani e i Greci arrivarono a occupare le isole del Mediterraneo, tutto ciò che rimaneva erano crani grandi il doppio di quelli degli esseri umani. Questi crani massicci avevano anche un unico foro al centro che i Greci e i Romani credevano erroneamente fosse una cavità oculare. In realtà si trattava di una cavità collegata alla proboscide di un antico elefante, ed eccoci servito, da questa nostra errata interpretazione, di questi crani, un grande mito. Quello dei ciclopi.

Polifemo che cerca di affondare la nave di Odisseo.


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