mercoledì 22 settembre 2021

L'Impero Romano fu venduto all'asta nel 193 D.C.

Quando l'impero romano fu venduto all'asta | Amanti della storia



Nella mattina del 31 dicembre 192, l'Imperatore Commodo morì (l'amante Marcia gli offrì una coppa di vino avvelenato che però l'imperatore rigettò subito; ma subito dopo, l'istruttore Narcisso, prezzolato, lo strangolò). Per il defunto Imperatore fu decretata la damnatio memoriae, mentre i pretoriani acclamavano Publio Elvio Pertinace nuovo Imperatore. Questi cercò di portare una parvenza di ordine e disciplina, ma i pretoriani si ammutinarono e dopo 86 giorni dalla sua ascesa al trono, il 28 marzo del 193 fu trucidato.
Molti erano i modi per conquistare il trono, ma in quel 193 ne fu escogitato uno nuovo e particolare. L'impero fu messo all'asta.
Scesero in campo due senatori, Flavio Sulpiciano (suocero di Pertinace) e Didio Giuliano. Entrambi si rivolsero ai pretoriani per avere il trono. Fu allora che i pretoriani decisero di mettere all'asta l'Impero chiedendo ai due pretendenti quanto avrebbero versato alle truppe per essere acclamati principi. Didio Giuliano, ricchissimo, propose una cifra ben più alta di Sulpiciano. Ebbe così il trono, ma il popolo lo accolse a sassate.


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