Molto prima del 476. Roma ha smesso di essere la capitale di Roma nel 286.
Roma era governata da un imperatore, un dittatore che (di solito) aveva il potere supremo. Egli era il governo e decise dove sarebbe stato ospitato il governo. Nel 286 l'imperatore Diocleziano trasferì la capitale da Roma a Milano. Inoltre, l'imperatore era di fatto la persona che aveva il maggior controllo e la maggior lealtà dell'esercito romano.
Nel III secolo, Roma fu quasi distrutta da una serie di guerre civili e di lotte di potere note come la crisi del III secolo. Alcuni imperatori salirono al potere e lo persero senza aver mai messo piede nella Città Eterna.
Militarmente, il detto "tutte le strade portano a Roma" non era a favore di Roma.
L'apertura e il buon clima della città non hanno fatto altro che facilitare l'attacco e la presa da parte di un grande esercito. Infatti, il famoso attraversamento del Rubicone da parte di Giulio Cesare non fa che dimostrare quanto velocemente e facilmente la città possa essere presa d'assalto da un capo militare romano che vuole prendere il potere.
Per questo motivo i futuri imperatori hanno offerto posizioni più difendibili.
Roma non era minacciata da nemici esterni perché era così al sicuro nel cuore dell'impero. Spesso è stata presa dai Romani stessi piuttosto che dagli invasori. Se un imperatore romano voleva durare, doveva difendersi dai pretendenti in una fortezza sicura, piuttosto che in una città aperta.
In confronto, Milano era più vicina al territorio "nemico" e quindi aveva mura più forti. Ravenna, la prossima capitale romana, si trova in una palude inospitale che rendeva anche gli attacchi più difficili. E Bisanzio, beh, Bisanzio è incredibilmente difficile da assediare, sia per le sue mura massicce che per il fatto che si trova accanto al Bosforo, rendendo impossibile un attacco al suolo.
Il fatto che Costantinopoli sia stata assediata così tante volte e da avversari così feroci non fa che dimostrare quanto fosse difendibile la posizione.
Durante la crisi del terzo secolo, uno dei migliori imperatori di Roma, Aureliano, riuscì a costruire delle buone mura difensive che mantennero la città sicura per molto più tempo di quanto ci si aspettasse. Nonostante il famigerato sacco di Roma nel 410 e la caduta dell'Impero Romano d'Occidente nel 476, le mura aureliane rimasero utili fino al XIX secolo.
Roma ha smesso di essere la città più importante del mondo nel 455, vale a dire quando i vandali di Genserico la ridussero ad un cumulo di ruderi… c'è stato un periodo di ripresa agli albori del VI secolo, ovvero durante i regni di Odoacre e soprattutto di Teodorico il Grande; che sebbene barbari e avessero la loro sede a Ravenna ristrutturarono gran parte della città antica (Roma, nei primi anni del 500 contava ancora 200000/300000 abitanti).
Quello che diede a Roma (e all'italia) il definitivo colpo di grazia e la fece sprofondare nel medioevo furono le guerre gotiche degli anni 30 e 40 del 500 che ridussero Roma a uno sparuto villaggio di 20000 abitanti.
Da allora, fino al XIII secolo Bisanzio è stata di sicuro la capitale economica e culturale d'europa
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