sabato 5 giugno 2021

Una delle frasi più belle della storia

Io mi ricorderò sempre della frase che disse Gaio Mario, di ritorno dalla battaglia dei Campi Raudii, dove aveva sconfitto pesantemente i Germani. Quando tornò a Roma, i senatori gli chiesero conto del fatto che lui, non chiedendo il parere del Senato, avesse dato cittadinanza romana alle truppe alleate italiche.



Mario rispose semplicemente, e con una certa vena ironica, con una frase che diceva più o meno:

"Il rumore della guerra mi impedisce di sentire quello delle leggi", alludendo al fatto che, nella guerra, non aveva avuto il tempo di verificare se le urla che gli venivano indirizzate addosso fossero richieste dei suoi uomini, o richieste da parte di Roma.

Che dire, un uomo pratico e spiccio. Mario era sempre stato un militare prima che un politico, una persona che si era guadagnato il grado sul campo. Per lui il segno di dare la cittadinanza romana a persone che avevano combattuto e rischiato con lui, era semplicemente un segno di gratitudine, una sorta di compenso per la loro lealtà. E non uno sfregio al Senato, anche se bisogna dire che, a volte, i rapporti tra Gaio Mario e l'istituzione romana furono tesi, e quindi questo gesto potrebbe essere visto anche come un guanto di sfida al senato stesso. Personalmente, credo che però Mario avesse semplicemente ragionato d'istinto, pur non disdegnando le eventuali implicazioni politiche.

Chiaramente, questo intervento non fu corretto dal punto di vista governativo/politico/istituzionale, ma dal punto di vista militare ed umano, sì. E a Mario tanto bastava.


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