Le donne spartane!
Avevano molti punti in comune con le donne della nostra epoca:
adoravano avere una pelle abbronzata, favorita dal clima mite dell’Ellade.
Allenavano il loro corpo, anche dopo aver generato i piccoli spartani, lottando le une contro le altre.
Avevano passioni come la musica e il canto.
Le donne, nella maggioranza delle città stato dell’antica Grecia e in tutte le altre civiltà, vivevano confinate in casa dove gestivano gli schiavi o mandavano avanti la vita domestica da sole. La loro massima partecipazione sociale era limitata al dialogo con i parenti della famiglia, mentre le uniche occasioni per uscire erano le feste religiose pubbliche.
A Sparta invece le donne, nonostante la libertà non fosse equiparabile a quella degli uomini, potevano fare molte più attività. Prima del matrimonio si allenavano prendendo parte a gare e prove di forza, con la credenza che una madre fisicamente forte potesse generare una prole vigorosa.
Le ragazze spartane venivano inoltre educate alla musica ed imparavano a recitare poesie liriche corali.
Le donne spartane non dovevano occuparsi a tempo pieno dei figli, il che consentiva loro di avere molto tempo libero per altre attività, fra cui appunto la ginnastica e la musica. Perciò erano più libere ed in questo modo la famiglia spartana sarebbe risultata più solida, e la forza politica e militare di Sparta avrebbe sovrastato quella delle altre città greche.
Non solo erano forti per generare una prole vigorosa, ma erano anche erudite per mantenere alti i valori su cui si basava la comunità spartana, come il matrimonio e la maternità.
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