Oggi significa essere un'autorità, uno che conta.
Ma da dove nasce questo modo di dire?
In origine questa locuzione indicava un'alta personalità che cominciava a dare fastidio e che era destinata a scomparire dalla circolazione.
Tito Livio racconta che Sesto, figlio di Tarquinio il Superbo, settimo e ultimo re di Roma, era fuggito dall'Urbe fingendo di essere perseguitato dal padre, ma in realtà era partito per una missione segreta.
Era così riuscito a diventare l'uomo più potente di Gabii, una città ostile a Roma.
Trovandosi in difficoltà, Sesto mandò un messaggero al padre Tarquinio che, senza dare una risposta precisa, condusse il messo nei giardini della reggia dove, servendosi di un bastone, decapitò i papaveri più alti: quelli che facevano ombra sugli altri fiori.
Il messaggero non capì l'allusione ma Sesto, degno figlio del padre, afferrò l'antifona e fece decapitare i più importanti cittadini di Gabii.
Oggi la locuzione "alto papavero" indica un personaggio influente, senza certamente alludere alla sua eventuale eliminazione!
Nessun commento:
Posta un commento