Non esisteva una razione standardizzata. La maggior parte del cibo distribuito ai legionari era grano, accompagnato da verdure, legumi e carne ottenuti mediante il saccheggio oppure con "acquisti forzati" al mercato locale, quindi il tipo e la disponibilità degli alimenti poteva variare in base alla provincia.
Il cibo era distribuito crudo e la preparazione era compito dei legionari stessi, che ricevevano in dotazione una pentola, cucchiaio e coltello (la forchetta non era stata inventata) e un mortaio per macinare il grano. La farina veniva versata in acqua per creare una specie di minestra oppure veniva usata per "infornare" (su un fuoco da campo) del pane, mentre la carne era arrostita o bollita. A volte i legionari compravano per conto loro altri alimenti dai mercanti del posto e potevano arricchire le loro razioni con miele, spezie, frutta, uova, pesce e qualsiasi altra cosa riuscissero a comprare.
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