mercoledì 28 luglio 2021

Perché ci sono pochissimi ritrovamenti di relitti di navi trireme?

La trireme poteva essere distrutta da una nave nemica ma raramente andava a fondo per via della sua struttura.

Molto spesso, nonostante fosse molto danneggiata, veniva trainata sulla costa e lì riparata. Questo spiega perché ci sono pochi ritrovamenti di triremi inabissati. Oltre a questo:

  • molte parti di ferro sarebbero state smontate, rivendute, fuse o riutilizzate,

  • il legno di pino di cui erano fatte si sarebbe facilmente decomposto nell'acqua salata. (Si usava legno di pino per costruirle, in modo che fossero più leggere possibile).

  • Infine, le triremi furono impiegate per un periodo storico relativamente corto dal VI- IV sec a.C.



Questa è una replica in scala reale di una trireme a 170 remi chiamata Olympias, una ricostruzione di una barca ateniese del V secolo a.C.?

La nave, appartenente alla Marina ellenica, è stata costruita tra il 1985 e il 1987.

Alcune curiosità

Il nome Trireme o Trieres in greco significa tre file di rematori. Le triremi furono progettate per essere facilmente manovrabili quindi essere usate durante i combattimenti navali dell'antichità. La loro velocità massima era di otto nodi ma poteva arrivare a 10 nodi in condizioni di buon vento. Il loro equipaggio era composto da 170-200 uomini, tutti cittadini liberi, dato che non erano ammessi schiavi o galeotti a bordo delle navi.

La loro arma principale era un ariete di legno di 200 kg, spesso lungo due metri e coperto di metallo. Oltre a questo, ogni nave aveva un piccolo distaccamento di soldati e arcieri, mentre i rematori erano armati nel caso avessero dovuto affrontare un combattimento ravvicinato.

Era in pratica una potente macchina di speronamento, progettata anche per servire da piattaforma di combattimento.


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