La trireme poteva essere distrutta da una nave nemica ma raramente andava a fondo per via della sua struttura.
Molto spesso, nonostante fosse molto danneggiata, veniva trainata sulla costa e lì riparata. Questo spiega perché ci sono pochi ritrovamenti di triremi inabissati. Oltre a questo:
molte parti di ferro sarebbero state smontate, rivendute, fuse o riutilizzate,
il legno di pino di cui erano fatte si sarebbe facilmente decomposto nell'acqua salata. (Si usava legno di pino per costruirle, in modo che fossero più leggere possibile).
Infine, le triremi furono impiegate per un periodo storico relativamente corto dal VI- IV sec a.C.
Questa è una replica in scala reale di una trireme a 170 remi chiamata Olympias, una ricostruzione di una barca ateniese del V secolo a.C.?
La nave, appartenente alla Marina ellenica, è stata costruita tra il 1985 e il 1987.
Alcune curiosità
Il nome Trireme o Trieres in greco significa tre file di rematori. Le triremi furono progettate per essere facilmente manovrabili quindi essere usate durante i combattimenti navali dell'antichità. La loro velocità massima era di otto nodi ma poteva arrivare a 10 nodi in condizioni di buon vento. Il loro equipaggio era composto da 170-200 uomini, tutti cittadini liberi, dato che non erano ammessi schiavi o galeotti a bordo delle navi.
La loro arma principale era un ariete di legno di 200 kg, spesso lungo due metri e coperto di metallo. Oltre a questo, ogni nave aveva un piccolo distaccamento di soldati e arcieri, mentre i rematori erano armati nel caso avessero dovuto affrontare un combattimento ravvicinato.
Era in pratica una potente macchina di speronamento, progettata anche per servire da piattaforma di combattimento.
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