giovedì 1 luglio 2021

Fino a quando il Senato Romano si è riunito? E fino a quando ha avuto importanza nella politica di Roma e dell’Italia?

 



Il Senato Romano ha continuato a riunirsi fino a una data imprecisata, tra il 603 d.C., quando il Senato fece erigere una statua l’imperatore Phokas, e il 630, quando la Curia Julia, la sede del Senato, venne adibita a chiesa.

Il senato ha continuato a mantenere una influenza politica notevole fino a tutto il quinto secolo. Infatti furono proprio le costanti manovre del senato (che ormai rappresentava praticamente solo la classe dei grandi proprietari terrieri italici) contro l’imperatore d’occidente, contestualmente all’appoggio che i senatori davano all’uno o all’altro generale “golpista”, che indebolirono la leadership romana e portarono allo stato di crisi permanente della pars orientalis e quindi alla fine dell’ autorità imperiale.
Anche durante il Regno gotico, fino all’assedio di Roma da parte di Belisario, il Senato continuò ad esercitare una certa influenza. Le guerre gotiche con i ripetuti assedi di Roma e lo spopolamento dell’Urbe, e le rappresaglie dei sovrani goti contro la classe senatoriale vista come traditrice, contribuirono a far declinare il Senato per sempre.
Soprattutto, l’impoverimento delle campagne causato dalla lunghissima guerra gotica, le misure contro il latifondo introdotte da Totila e poi le invasioni dei Longobardi (che volevano dire altri sequestri e altre redistribuzioni di terre) furono le cause della sparizione della classe senatoriale come un unicum ben compatto e identificabile, e quindi, non troppo dopo, della stessa istituzione senatoriale.


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