I Pirati chiesero un riscatto di 20 talenti d'oro, Cesare lì sbeffeggiò per questa cifra perché diceva per un nobile romano del suo rango nel valeva almeno 50. La situazione divenne surreale: Cesare affermò che se avesse potuto inviare i suoi schiavi (che erano stati catturati insieme a lui) in Asia Minore avrebbe potuto raccogliere il riscatto in pochi giorni. E i pirati sorprendentemente accettarono l'offerta.
Gli schiavi di Cesare riuscirono in poco più di un mese a raccogliere il denaro, in buona parte versato dalle autorità romane della regione, in quanto era stata colpa della loro inefficienza nel combattere la pirateria se uno dei più importanti membri della nobiltà romana si trovava in quella situazione.
Una volta liberato Cesare si vendicò: assoldò a sue spese una piccola flotta e dopo aver catturato i suoi ex-rapitori li fece torturare e crocifiggere tutti.

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