domenica 29 agosto 2021

Cosa accadde a Bruto dopo aver ucciso Cesare

MARCO ANTONIO - MARCUS ANTONIUS | romanoimpero.com




Bruto e Cassio, subito dopo l'omicidio di Cesare si aspettavano che il popolo romano li avrebbe acclamati come eroi e liberatori, ma non andò così: Cesare era molto popolare e la notizia del suo assassinio sconvolse la popolazione e gettò la città nel panico.
Non avendo incontrato il favore della folla, i congiurati decisero di riunirsi in Campidoglio per discutere cosa fare, fu un errore perché nel frattempo Marco Antonio e gli altri seguaci di Cesare passato lo shock per la sua morte si riorganizzarono. Antonio provò a scendere a patti con Bruto, per garantire l'ordine e non scatenare una guerra civile.
In realtà Antonio aveva le idee chiare. Al funerale di Cesare, Marco Antonio fu molto abile ad aizzare la folla contro Bruto e gli altri congiurati: mostrò alla folla i vestiti insanguinati di Cesare e perfino un manichino di Cesare fatto di cera, con tanto di ferite. Antonio lesse il testamento di Cesare in cui lasciava al popolo molte delle sue ricchezze.
Le parole di Antonio scatenarono la furia del popolo, che commosso iniziò a dare la caccia a Bruto e al resto dei congiurati per linciarli. Bruto e gli altri furono costretti a lasciare la città.
Insomma, ne seguirono due anni di guerra civile, terminati con la Battaglia di Filippi, in Grecia nel quale le truppe di Marco Antonio e Ottaviano ebbero la meglio e Bruto si suicidiò per non essere catturato.


Nessun commento:

Posta un commento