Fidippide (530–490 a.C.), araldo ateniese o emerodromo (tradotto come "corridore di un giorno"), fu inviato da Atene a Sparta, per chiedere aiuto contro i persiani che stavano sbarcando a Maratona, in Grecia.
Ha corso circa 240 km in due giorni, andata e ritorno, per un totale di 480 km in totale. Ha poi corso 40 km fino al campo di battaglia vicino a Maratona e di nuovo ad Atene per annunciare la vittoria greca sulla Persia nella Battaglia di Maratona (490 a.C.) con la parola (Nενικήκαμεν: abbiamo vinto), poi crollò e morì.
Fidippide non era un atleta, ma un hemerodromos, corridore militare giornaliero. Quello che facevano gli Hemerodromoi era considerato sacro, percorrevano incredibili distanze a piedi, sulle montagne rocciose, senza dormire né mangiare se necessario, per portare il loro messaggio in tempo. Gli emerodromoi venivano usati rispetto ai cavalli poiché erano più adatti a percorrere lunghe distanze veloci su terreni rocciosi e adempiere alla loro missione a tutti i costi. L'uso abituale di questi abili corridori rese i cavalli non disponibili, perché usati più come costosi status symbol dai ricchi ateniesi.
Il comandante britannico della RAF John Foden con quattro ufficiali si recò in Grecia nel 1982 per verificare se fosse possibile coprire in modo simile la distanza da Atene a Sparta. Al completamento con successo di questa missione, è stata indetta una corsa annuale da Atene a Sparta, nota come Spartathlon, che celebra la corsa semi-storica di Fidippide di 246 km.
Monumento a Sparta con i nomi dei vincitori dello Spartathlon
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