domenica 24 ottobre 2021

Perché i romani non hanno sviluppato una cattiva reputazione tra i cristiani a differenza degli ebrei considerando che hanno ucciso Gesù?

Perché quando nacque il Cristianesimo non era altro che una delle tante sette ebraiche.

E l'ebraismo, a sua volta, non era che una goccia nell'Oceano ellenistico-romano.

I primi cristiani, peraltro, erano disprezzati sia dagli ebrei (in quanto eretici) che dai Romani (che li disprezzavano in quanto ebrei).

Pochi anni dopo però il Cristianesimo, dopo aver cercato di penetrare più a fondo nell'Ebraismo, cominciò a guardare ai pagani e a evangelizzarli.

Per rendersi però più accettabile ai loro occhi, le colpe (o presunte tali) dei Romani dovevano essere nascoste il più possibile.
Così anche quando si iniziarono a scrivere i vangeli si cercò il più possibile di evitare di inserirvi dettagli anti-romani: i cristiani dovevano d'altra parte figurare come cittadini modello e la loro fede non doveva figurare pericolosa all'autorità imperiale.

Questo a maggior ragione quando iniziarono le prime persecuzioni anti-cristiane (all'inizio rivolte solo a Roma e nelle sue vicinanze) e, soprattutto, dopo la Distruzione del Tempio nel 70 d.C.



In pratica i cristiani non volevano più identificarsi negli ebrei, cercando così di smarcarsi anche da tutti i pregiudizi che i pagani attribuivano loro.

Per questo la colpa dei Romani nell'esecuzione di Gesù fu sempre messa in secondo piano.

A maggior ragione questo avverrà quando, con Costantino, l'impero romano stesso diventerà sempre più cristiano.
In quella situazione gli unici nemici rimasti erano gli ebrei.

Comunque si può dire che non ne sappiamo ancora abbastanza sulla singolarissima situazione politica della Giudea nel 30 d.C., complici sia la scarsità generale di documentazione che la gestione piuttosto "fluida" della stessa autorità imperiale.

Essendo una regione molto particolare, i Romani le concessero una relativa autonomia nelle faccende interne che però era compito del prefetto imperiale applicare più o meno largamente.

Non si sa, in pratica, se la condanna di Pilato fu semplicemente una conferma pro-forma di quanto stabilito dal Sinedrio, o una condanna politica del tutto indipendente, viste anche le motivazioni (ribellione e sedizione).



In pratica, al di là dei significati teologici della morte di Cristo, non sappiamo ancora oggi di cui ricade l'effettiva condanna.


Nessun commento:

Posta un commento