venerdì 31 dicembre 2021

È vero che Parigi fu fondata dai Romani?

No, ma furono i Romani a trasformarla in una città.



La zona dell’Ile-de-la-Cité, l’isolotto che sorge sulla Senna nel cuore di Parigi, era abitata sin dall’antichità, ma solo nel III secolo a.C. l’insediamento conobbe un certo sviluppo come villaggio di una piccola tribù celtica di pescatori, i Parisi, alleati dei Galli Senoni.

Il villaggio, poco più di un agglomerato di capanne, aveva il nome di Lutetia.

Nel 52 a.C., le legioni di Cesare conquistarono la Gallia e con essa anche Lutetia che chiamarono Oppidum Parisiorum, insediamento dei Parisi.

Nei successivi 400 anni di dominazione romana, il villaggio cambiò radicalmente volto; ribattezzato Lutetia Parisiorum, si sviluppò soprattutto sulle rive gauche, la riva sinistra della Senna.


giovedì 30 dicembre 2021

Qual è stata la vittoria bellica più veloce della storia Romana?

Ponto, 47 a.C.

In Oriente, uno dei regni più floridi è quello del Ponto. Il sovrano Farnace coltiva l’idea di recuperare territori che erano stati strappati precedentemente dai Romani. Compie così alcune incursioni in cui invade la Cappadocia e l’Armenia, zone strategiche molto importanti. Contro Farnace perciò si era già lanciato Domizio, generale romano che però aveva subito una clamorosa sconfitta.



Dopo questa vittoria Fornace invade altri luoghi espandendo la sua influenza ed il suo esercito. Cesare, che si trovava in Egitto, decide di volgere contro il sovrano nemico, e marcia con l’esercito attraverso l’Armenia.

Il regnante del Ponto, intimorito dall’avanzata di Cesare, invia degli ambasciatori per mediare. In realtà Dione Cassio, storico romano, spiega come questo fosse uno stratagemma per prendere tempo e far sì che Cesare tornasse a Roma per poter riprendere la sua campagna di conquista, potenziandosi.

Il generale romano non si lascia ingannare e agisce furbescamente: finge di accettare la pace, continuando la sua marcia. Lo stesso giorno in cui giunge inizia immediatamente lo scontro presso Zela (oggi Zila in Turchia). I due eserciti nemici si appostano su due colline limitrofe; Farnace con la cavalleria inizia l’attacco, cercando di sorprendere l’esercito avversario da una mossa non comune.

I caduti romani sono svariati ma Cesare con la sua abilità leggendaria di disporre gli uomini riesce ben presto ad avere la meglio, costringendo a far indietreggiare l’esercito di Fornace, che si ritrova circondato dalla collina e dall’esercito nemico. Vengono sbaragliati e sterminati quasi totalmente in brevissimo tempo. Farnace riesce a salvarsi la vita fuggendo.


Cesare dopo la vittoria fa erigere un trofeo e compone un messaggio da inviare al Senato per informarlo della vittoria: “Veni. Vidi. Vici. “Venni. Vidi.Vinsi.”

L’azione fulminea sbigottì tutta Roma perché solitamente prima di intraprendere una battaglia o guerra veniva avvisato il Senato, mentre in questa circostanza la notizia della vittoria arrivò simultanea a quella dell’inizio dello scontro.


mercoledì 29 dicembre 2021

Un'azione pubblica che si è scontrata con la disinformazione della popolazione

 


Nell'antico Egitto le donne erano viste e onorate come più alte e sacre di un uomo.

La donna è la madre di tutti, dà la vita e insegna. Gli antichi credevano che quando un uomo raggiungeva una grande quantità di conoscenza, spiritualità e potere, si poteva indossare una parrucca dai capelli lunghi per simboleggiare che si era raggiunto un certo livello pari a quello di una donna.

Quando i due si incontrano, lei tiene il suo uomo, dandogli forza e protezione.

C'è un detto che circola ancora oggi: "Dietro ogni uomo di successo c'è una donna forte che lo sostiene".

Le donne erano ben trattate in Egitto, potevano possedere proprietà e ricevere un compenso, avevano diritti e potevano andare in tribunale a lamentarsi se si sentivano danneggiate.

Questa condizione della donna egiziana è stata raggiunta di nuovo solo ai giorni nostri, con molte lotte e conquiste.

Molti invece sostengono il contrario cioè che la donna sia inferiore all'uomo. Ciò non è assolutamente vero come abbiamo visto dall'esempio lampante delle donne dell'antico Egitto.


martedì 28 dicembre 2021

Perché le statue egizie hanno un piede avanti?

Per diverse possibili ragioni, secondo gli archeologi: la prima è che il piede sinistro (quello più frequentemente rappresentato in avanti) simboleggia la parte dove si trova il cuore, l’organo più importante della culturale egizia.



Gli Egizi credevano che dopo la morte il cuore venisse sottoposto alla procedura della posatura: se l’organo risultava più pesante di una piuma, significava che il defunto non era stato buono in vita e quindi era indegno di accedere al regno dei morti.

La struttura con una gamba in avanti, inoltre, conferisce stabilità alla statua perché ne aumenta l’area di appoggio.

Infine dà un senso di movimento alla figura, come se il personaggio rappresentato stesse camminando.


lunedì 27 dicembre 2021

Una frase detta all'ultimo secondo che ha cambiato l'esito di un evento storico

"Lo farei se fossi Parmenione; ma io sono Alessandro, e come il cielo non contiene due soli l'Asia non conterrà due re.“

Alessandro pronunciò, si dice, queste parole quando Parmenione gli consigliò di accettare metà della persia come offerta di pace del re persiano Dario. Questa frase sintetizza la figura e la personalità di un uomo divenuto leggenda, che non si accontentava mai di nulla, spronando se stesso e i propri uomini sempre a nuove conquiste, senza limiti . Se così non fosse stato e non avesse detto tali parole, o almeno simili in tal senso, non avremmo avuto l'alesassandro" IL GRANDE ", non avremmo avuto isso e gaugamela.




domenica 26 dicembre 2021

L'antica roma era così avanti militarmente come la descrivono?

Sai, all'epoca c'erano diverse strategie militari. Muro di scudi, accerchiamento, finte ritirate, imboscate, falsi dispacci per confondere il nemico,sfruttare i cambiamenti climatici a proprio favore, così come i dislivelli del terreno. Tuttavia c'è una cosa che gli altri non avevano. La velocità con cui riuscivano a costruire accampamenti, ponti e fortificazioni. Tutto ciò che serviva per difendersi, attraversare o attaccare. La logistica militare romana era all'avanguardia, perché i milites non erano solo "soldati", erano ingegneri e costruttori…



Questo è solo un esempio. Ad Alesia, in inferiorità numerica, e circondati dai rinforzi di vercingetorige, i romani costruirono una seconda circonvallazione attorno alla città fortificata di Alesia così da difendersi dai rinforzi, ma di assediare allo stesso tempo la città. Brillante ed efficace a dir poco. Qui però non stupisce il genio di Cesare, ma la praticità e velocità con cui i suoi soldati sono riusciti nell'intento. Una logistica a dir poco formidabile.


sabato 25 dicembre 2021

Medusa era davvero un mostro o piuttosto una vittima?

Secondo Ovidio, nella commedia "Metamorfosi" (4.604–5.263) che fu scritta nell'8 d.C., Gorgo era una donna molto bella, sacerdotessa nel tempio della dea Atena.



Poseidone e Atena non erano in buoni rapporti, per questo il dio del mare decise di offenderla. Ovviamente doveva farlo di nascosto, perché Atena era una dea. Così vide la bella sacerdotessa Gorgo, e…


decise di violentarla all'interno del tempio di Atena (insultando in questo modo sia lei che la sua divinità). Atena, indignata per questo atto scempio, non poté far altro che inveire sulla sacerdotessa, trasformandola nella terribile - e a tutti noi nota - Medusa.


Un mostro abominevole, con il busto da donna, il corpo da serpente e


delle serpi al posto dei capelli. Si dice inoltre che era così brutta che chi la guardava in faccia sarebbe rimasto letteralmente pietrificato.



Tutti sappiamo come andò a finire: la leggenda di come Perseo la uccise e la decapitò, usando uno scudo riflettente, come gli aveva consigliato la dea della saggezza.


La versione del mito di Medusa tramandataci da Ovidio è forse oggi più attuale e necessaria che mai. Simboleggia la lotta delle donne contro le esigenze del patriarcato e la vittimizzazione che, purtroppo, molte donne ancora oggi subiscono quando cadono vittime di molestie sessuali e stupri.

Atena non poteva punire Poseidone perché, oltre ad essere una divinità era anche un uomo. Dovette quindi incolpare la vittima, punendola!

Medusa è un personaggio incompreso. Se ci pensiamo non fece mai nulla di male, quello che le successe era fuori dal suo controllo.


venerdì 24 dicembre 2021

Quale antica tecnica orefice è la più incredibile?


È ancora oggi un mistero la tecnica etrusca della granulazione: consisteva nel far aderire sferette d’oro minuscole come pulviscolo su una base metallica con punti quasi invisibili all’occhio umano, risolvendo il problema del surriscaldamento, in seguito al quale le sferette avrebbero potuto fondere e perdere forma.

Questa tecnica era nota in Mesopotamia fin dalla metà del III millennio a.C. ma non aveva mai raggiunto tanta perfezione. Realizzata in oro ad alta caratura, era impiegata dagli Etruschi per decorare i gioielli con motivi geometrici, floreali, zoomorfi o antropomorfi.

Con la fine della loro civiltà questa tecnica si fece sempre più rara fino a scomparire senza che fosse stata lasciata in eredità la formula che ne permetteva la realizzazione.

Soltanto nel 1934 l’inglese Henry Littledale brevettò un processo di brasatura, cioè un particolare tipo di saldatura con un composto di rame, che ha qualche affinità con l’antico metodo.


giovedì 23 dicembre 2021

Le donne dell’antichità come ammaliavano gli uomini?

Il viaggio nell’antica arte di far girare la testa a ogni costo è molto interessante. Ecco alcuni dei più inconsueti trucchi usati dalle donne per catturare le loro prede:


  • Le donne greche fasciavano il seno con una striscia di stoffa, l’apodesmo; le romane lo indossarono anche sopra la veste.


  • rasature perfette. In Egitto il clero si rasava completamente, i comuni mortali ai primi segni di calvizie ricorrevano a impacchi di grasso di leone, ippopotamo, coccodrillo, gatto e capra. Nel Rinascimento le nobildonne si rasavano la fronte e vi applicavano un cerone a base di calce.

  • Nel ‘300 entrarono in scena scarpe con punte lunghe 15 cm, sostenute con catenelle legate al ginocchio. I tacchi, invece, prima di diventare un accessorio sexy furono usati dal Re Sole per sembrare più alto.

  • In Egitto gli occhi venivano pesantemente sottolineati con il kohl ottenuto da una miscela di gusci di mandorle carbonizzanate, fuliggine e incenso.

  • Le ancelle egizie si decoravano cosce e addome con tatuaggi a motivi geometrici o figure del dio Bes, iniettando sotto pelle fuliggine e olio.

  • Durante la seconda guerra mondiale le donne disegnavano una riga sul polpaccio per far credere di indossare le calze. Dopo il 1955 questo trucco non funziono più perché scomparve la cucitura. Il collant arrivò nel 1959.

  • Per dare profondità agli occhi, nel ‘500 si infoltivano le ciglia con peli di talpa intinti nell’inchiostro.


mercoledì 22 dicembre 2021

Un'immagine che mostra quanto fossero avanzati gli antichi egizi

Che ne dite di questo?



Questo è il cosiddetto Disco di Scisto Sabu. Come hanno fatto a scolpirlo da un blocco di pietra?

Il disco di scisto ha un diametro di circa 24 pollici. È fatto da un unico pezzo di pietra scistosa e ha tre lembi che si ripiegano al centro di una porzione scavata del piatto. Gli archeologi l'hanno portato alla luce mentre scavavano la camera sepolcrale di una tomba reale della Prima Dinastia. Lo datano al 3000 a.C.

La sua fabbricazione sfida la logica perché lo scisto è una roccia metamorfica composta da strati finemente sovrapposti. Anche se può essere molto duro, è anche molto fragile e può dividersi in strati quando viene lavorato. L'antico creatore del Disco di Scisto in qualche modo ha creato tre pezzi uniformi da piegare verso l'interno. Questo è molto strano perché lo scisto, come lo conosciamo oggi, non può essere lavorato in questo modo a mano senza scheggiarsi e rompersi immediatamente.


martedì 21 dicembre 2021

Come facevano gli antichi egizi a forare il granito solido senza strumenti elettrici?

C'è la tendenza a pensare che nell'antichità si facessero cose incredibili, che senza l'aiuto degli dei, di altre civiltà (persino degli alieni!) o di tecniche misteriose ormai dimenticate non sarebbero state possibili.

Non so se è il tuo caso, ma posso parlarti dei foratori baschi, che fino a non molto tempo fa foravano la pietra nelle cave con una semplice barra di ferro e la loro forza. Oggi la tecnica è conservata come sport rurale.

Così gli antichi egizi e altre civiltà usavano queste e altre tecniche simili.




lunedì 20 dicembre 2021

Quanto erano veloci i Romani nel fortificare il loro campo durante una campagna?

Normalmente, 3 ore ma dipendevano dalla campagna.

Sulle marce più veloci (la marcia spogliata non includeva i servi e i loro muli; il 20 percento della legione), la legione ridotta a:



Si prega di notare che è senza il secondo pilum e non ha punte per la palizzata.

Marciò 6 o 7 ore, o circa 19 miglia, o fino a quando le immunità della legione (ingegneri e geometri) trovarono un sito adatto e ne tracciarono il profilo.

Ha costruito il campo in tre ore sotto la supervisione degli immuni:


Tutto quel legname doveva essere prodotto sotto la supervisione delle immuni.

Tuttavia, i romani hanno portato picchi quando richiesto:


La preferenza era di costruirli sul posto, ma spesso li portavano comunque.

Dopo la trincea, la palizzata e il muro, i legionari dovevano montare le tende e vedere le armi, l'equipaggiamento, cucinare, mangiare e prepararsi per il giorno successivo.

In territorio ostile, il campo sarebbe stato demolito prima della partenza ... a meno che non fosse previsto un luogo di ritiro;

in tali casi, il campo è rimasto presidiato.

Il campo è servito come luogo sicuro per riposare o ritirarsi.

Per le normali marce forzate, la squadra in marcia romana appariva così:



Otto legionari sono seguiti da DUE muli e DUE servi.

Inoltre, i muli trasportano due punte per legionario, più l'altra attrezzatura.

L'immagine sopra è leggermente sbagliata perché due pilum erano standard.

Il legionario avrebbe dovuto trasportare tra 45 e 60 chili di cibo e attrezzature.

L'aspettativa era che dovevano vivere in modo indipendente per un massimo di 5 giorni, 6-9 giorni, se disperati.

La costruzione del campo doveva essere fatta nello stesso tempo (il campo era più grande per tenere conto dei servi e dei muli), mentre la marcia ridotta.

In questo caso, i picchi per la palizzata sono stati portati in marcia.

Potresti chiedere, cosa c'è su quel bastone da marcia ?:





Un elemento mancante in quell'elenco è il contenitore di aceto.

I romani non viaggiarono mai senza di essa.

Ci sono molte cose poco chiare non coperte dalle fonti, specialmente per la marcia più veloce.

Non ha senso per ogni soldato portare una di queste cose poiché ogni membro dell'unità di 8 uomini svolgerà compiti diversi.

In secondo luogo, la tenda di cuoio pesava 45-50 chili;

chi lo portava.

Terzo, le tende degli ufficiali e dei comandi erano ancora più grandi;

come hanno viaggiato gli ufficiali?

Queste procedure di marcia e castrametazione furono praticate vigorosamente dalle legioni a partire dalla fine della Repubblica.

Tuttavia, le tecniche dettagliate, le procedure e le competenze furono completamente perse dal III secolo d.C.

Vegetio, la nostra migliore fonte per la pratica legionaria, scrivendo tra il 385 e il 450 d.C., afferma che la legione non sapeva più come costruire il campo in marcia e che soffrì molto a causa della perdita:

Ma questa preziosa arte è ora completamente persa, poiché è da molto che nessuno dei nostri campi è stato fortificato con trincee o palizzate.

Con questa negligenza le nostre forze sono state spesso sorprese di giorno e di notte dalla cavalleria del nemico e hanno subito perdite molto gravi.


domenica 19 dicembre 2021

Che cosa usavano gli antichi romani come dentifricio?

Non usavano il dentifricio per una semplice ragione: non serviva né questo né qualsiasi altro tipo di igiene dentale.

I romani, come anche quasi tutte le altre antiche civiltà europee, africane o asiatiche, avevano denti perfetti.

Questo è un teschio di una persona morta a Pompei:



I denti sono perfetti, allineati e bianchi.

Denti di un umano preistorico trovato nell'odierna Serbia:


La ragione per cui gli esseri umani all'epoca non avessero bisogno di prodotti di igiene dentale come il dentifricio è semplice: non avevamo una disponibilità di avere zucchero economicamente ed in gran quantità, zucchero che poi distrugge i nostri denti lentamente.
Il dentifricio è diventato necessario nel 16esimo secolo, quando portoghesi e spagnoli hanno portato una provvista di zucchero praticamente infinita dalle isole caraibiche.
Onestamente, è anche molto logico a pensarci: in fondo, perché i nostri denti sarebbero dovuti diventare dopo milioni di anni di evoluzione inefficienti e dipendenti dal dentifricio? L'evoluzione non fa errori del genere.

Nonostante non dovessero preoccuparsi di batteri o della caduta dei denti, rimanevano altri problemi, come il cibo incastrato nei denti o lo sviluppo di un alito cattivo, che venivano sopperiti con acqua o spazzolini.

Uno dei pochi benefici di vivere nel mondo antico era quindi di non doversi preoccupare troppo dei propri denti, né di dover andare dal dentista.


sabato 18 dicembre 2021

Perché Alessandro Magno non ha scelto di conquistare l'Italia?

Perché Alessandro Magno non ha invaso Roma, non ha conquistato l'Italia? La risposta breve è che ha finito il tempo. Al tempo di Alessandro (all'incirca tra il 336 e il 323 a.C.) Roma era una città stato piuttosto piccola ai margini del mondo civilizzato.


Alessandro e Bucefalo. Il più grande conquistatore sul miglior cavallo del mondo.


I romani non valevano la pena in quel momento.

Bucefalo lo portò dalla Grecia in Egitto e in India. Quando Bucephalus finalmente morì, Alexander onorò il cavallo nominando una città dell'Asia centrale Bucephala (a volte identificata con l'attuale Jhelum, nella provincia del Punjab in Pakistan), dopo di lui.


Alessandro e Bucefalo non avevano paura di combattere gli elefanti da guerra in India. Come Giulio Cesare, Alessandro guidò le sue truppe in battaglia. Ovunque il combattimento fosse il peggiore, è lì che lo avresti trovato, Giulio Cesare si è ispirato a quell'esempio e ha fatto la stessa cosa.

Ma all'epoca Roma non valeva il tempo e le risorse necessarie per prendere la città. Aveva sentito parlare di romani: “buoni combattenti” diceva.

Alexander aveva 32 anni quando morì a Babilonia, che è l'attuale Iraq. Era in Mesopotamia, come era conosciuto a quel tempo. Babilonia era la capitale degli imperi babilonese e neobabilonese.


venerdì 17 dicembre 2021

Quali metodi bizzarri avevano gli antichi per prevenire e contenere le sbornie?

È noto che i nostri antenati amavano gozzovigliare ed ubriacarsi senza alcun ritegno.



I metodi per contenere i fastidiosi effetti collaterali del bere smodato erano svariati e si impiegavano vari metodi come l’assunzione di sostanze quali la cenere di becco di rondine mescolata a vino e mirra oppure il polmone di pecora arrostito. Oppure si indossava una collana di foglie di alloro.

Prevenire, però, è meglio che curare e a questo scopo erano impiegate le pietre preziose, che si riteneva fossero in grado di contrastare dolori e malanni e tenere alla larga le malattie e i disturbi più vari. Una delle più impiegate era l’ametista.

Archeologi impegnati in scavi nella città di Yavne (Israele) che indagavano sui resti di una grande cantina vinicola, hanno riportato alla luce da un magazzino di anfore un antico anello d’oro con incastonata una gemma di ametista.

Sarà stato di qualche avventore pronto a lasciarsi inebriare dai piaceri del pregiato nettare protetto dal prezioso anello?



giovedì 16 dicembre 2021

Quale poteva essere una buona strategia o tattica militare per contrastare l'avanzata dei muri di scudi vichinghi?

Quello che facevano i romani. Gli antichi Romani usavano il Pilum, lo scutum e il gladio. Anche se in realtà, in una foresta lanciare Pila era piuttosto inutile. È così che Publio Quintilio Varo è stato sconfitto. (Quindi evitiamo di combattere in una foresta).




Ogni legionario portava 2 pila con sé. Prima lanciavano il pilum più leggero. Poi lanciavano quello più pesante. Questi giavellotti erano in grado di perforare il muro di scudi Celtico e Germanico.



L'esercito più grande che Roma abbia mai dovuto affrontare

Se le storie romane contemporanee sono vere, sarebbero i Campi Catalaunici del 451.

50.000 legionari romani guidati da Flavio Ezio e 100.000 guerrieri della federazione germanica, inclusi i Visigoti guidati dal re Teodorico, affrontarono un milione di guerrieri di tutte le tribù germaniche a est del Reno e del Danubio e gli Unni a cavallo guidati da Attila.



La battaglia non era come le altre degli anni passati, nemmeno Canne poteva essere paragonata. Fu davvero una battaglia tra l'Oriente, guidato da Attila, che governa tutta l'Europa orientale e parti dell'Asia sotto il suo pugno di ferro, e l'Occidente, l'Europa occidentale guidata dall'impero romano ormai morente.

In passato, le tribù germaniche erano note per schierare un numero enorme di guerrieri. I Cimbri che Caio Mario aveva sconfitto cinque secoli prima avevano 200.000 uomini in armi. Gli Alemanni che furono sconfitti a Mediolanum nel 259 ne avevano all'incirca 300.000, mentre la Grande Rivolta Illirica del 6-9 vide un milione di ribelli che cercavano di creare un regno indipendente dall'Impero.

Ma Catalaunia Fields è davvero la Madre delle Battaglie del suo tempo. La battaglia era così grande, l'orda nemica così vasta che, nonostante l'enorme numero di uccisioni, Ezio e i suoi legionari romani accatastati, il nemico continuava ad avanzare come una marea oceanica. Questa non era certo Vercellae né Mediolanum dove il nemico più numeroso veniva o sbaragliato o annientato, no. Catalaunian Fields era un puro inferno in terra per i romani. Esausti e solo un dito vicino al punto di rottura, i romani quasi lo persero - e l'Impero - non aveva Thorismund, figlio del capo visigoto Teodericus che è stato ucciso in precedenza nello scontro, ha deciso un attacco alle retrovie nemiche che abortito di poco l'annientamento del grande esercito romano costringendo il nemico a ritirarsi. Con entrambe le parti completamente esauste, si ritirarono nelle rispettive aree: Ezio in Italia, Thorismund in Aquitania (l'odierna Francia sudoccidentale, allora patria dei federati visigoti) e Attila nel suo impero con sede nell'odierna Ungheria. Nessuno ha vinto e nessuno ha guadagnato nulla, tranne morti che ammontano a nulla.

Sia l'impero unno che quello romano sarebbero morti pochi anni dopo.


mercoledì 15 dicembre 2021

Gli antichi romani avevano un grido di guerra?

Il più celebre grido di battaglia degli antichi legionari era il barritus, a metà tra il barrito di un elefante e un muggito.



Il verso in questione aveva un suono gutturale e intermittente ed era modulato su un’unica nota, che iniziava a basso volume per poi aumentare sempre più di intensità.

A menzionare il barritus è lo storico latino Tacito, che racconta come spesso i soldati, per amplificare maggiormente il suono prodotto, tenessero lo scudo vicino alla bocca.

Secondo gli studiosi, il barritus si diffuse in età imperiale, quando le file dei legionari si riempirono di guerrieri di origine germanica, che lo avrebbero presto trasmesso agli altri commilitoni.

I romani potevano “barrire” solo all’inizio del combattimento e non prima, perché in questo modo non veniva compromessa la loro proverbiale disciplina, mantenendo in ordine i ranghi fino al momento dello scontro.


martedì 14 dicembre 2021

Perché vediamo ancora camini sui tetti di Parigi, a cosa servivano e fino a quando?

Gli antichi romani erano abituati alla sconfitta. Ma alcune sconfitte sono state più difficili da accettare di altre. Ecco alcune delle sconfitte più umilianti di Roma:

La cattura e il saccheggio di Roma da parte dei Galli nel 390 a.C. Questo episodio traumatico ha dato origine alla "paura del Gallo" tra i romani.

La sconfitta a Cannes nel 216 a.C. Annibale, generale di Cartagine, inflisse ai Romani una terribile battuta d'arresto che li avrebbe anche perseguitati per molto tempo.



Sconfitta a Numance nel 134 a.C. Le potenti legioni romane furono cacciate dagli abitanti di una piccola città di montagna, Numance, in Hispania. Per rappresaglia, i Romani tornarono in forze e massacrarono i Numanci.

La battaglia di Orange nel 105 a.C. Questa fu una sconfitta catastrofica inflitta nella Gallia meridionale dai Cimbri e dai Teutoni (popoli barbari) che minacciavano di invadere l'Italia.

Sconfitta di Carrhes nel 53 a.C. contro i Parti che bloccavano l'espansione romana in Medio Oriente.

Sconfitta di Teutoburgo nel 9 d.C. contro i Germani che fermarono l'espansione romana nell'Europa orientale.

Battaglia di Andrinopoli nel 378 d.C. I Visigoti sconfiggono il principale esercito dell'Impero d'Oriente. L'imperatore Valente muore nel più grande disastro militare romano per quasi 400 anni.


lunedì 13 dicembre 2021

Se l'esercito romano era quasi imbattibile come mai l'Impero Romano è caduto?

L'esercito romano non era quasi imbattibile in battaglia.

Gli eserciti romani erano migliori dei loro contemporanei, ma la sconfitta era una cosa comune, anche sotto comandanti leggendari.

Giulio Cesare e le sue legioni d'élite vennero sconfitte più volte dai Galli. Ciò che ha reso Roma così speciale è che quando dei nemici riuscivano a sconfiggere un esercito romano, Roma ne inviava un altro, più grande.

Se riuscivi a sconfiggere anche quello, ne inviavano un altro e poi un altro e così via.



Se li sconfiggevi ripetutamente sul campo, bruciavano i tuoi raccolti e razziavano gli accampamenti; non ti lasciavano dormire né riposare e quando eri affamato ed esausto mandavano contro di te un altro esercito.

Gli eserciti romani non erano imbattibili in combattimento, ma lo stato romano era imbattibile in guerra. Finché lo stato è durato, Roma avrebbe potuto perdere una battaglia, avrebbe potuto perdere cinquanta battaglie, ma avrebbe comunque vinto la guerra.

Una volta che l'impero decadde, non fu più così.

Roma iniziò a perdere anche le guerre e fu sconfitta.


domenica 12 dicembre 2021

A Marco Aurelio importerebbe o si offenderebbe se sapesse che la gente legge le sue meditazioni? Dopo tutto, non erano private e non destinate ad essere pubblicate?

A volte me lo chiedo anch'io.



Prima di tutto, hai assolutamente ragione. Non molti lo capiscono, ma le Meditazioni di Marco Aurelio sono arrivate a noi per una serie di felici incidenti, e non furono mai pensate per essere pubblicate. Non sono state scritte come una guida coesa alla filosofia stoica. L'opera era essenzialmente un diario personale che l'imperatore romano Marco Aurelio teneva, in cui confessava le sue ansie e scriveva piccoli promemoria per ricordare a se stesso di essere un buon stoico. Questi lo aiutarono a superare alcuni momenti bui. Durante il regno di Marco, una peste colpì Roma (probabilmente la peste bubbonica, portata dalla Cina attraverso la via della seta). Le guerre marcomanniche ebbero luogo. I Parti lanciarono una spedizione aggressiva nel territorio romano. Marco si ritirava nei suoi diari alla fine della giornata, per scaricare le preoccupazioni del giorno e ricordarsi di essere un uomo virtuoso.

Gli sarebbe dispiaciuto che i suoi pensieri e ammonimenti più personali sarebbero stati un giorno pubblicati e letti da un pubblico di milioni di persone? Si sarebbe persino offeso?

Onestamente, non credo.

Non conosco personalmente l'uomo, ed è un peccato, ma in base a ciò che ho letto di lui, sento che sarebbe più imbarazzato che altro. La sua umiltà era tale che non avrebbe considerato le sue meditazioni di grande interesse. Probabilmente si sarebbe sentito mortificato dal fatto che la gente stesse sfogliando le sue riflessioni. Eppure, nonostante la sua mortificazione, potrebbe essere in grado di raccogliere un briciolo di orgoglio per il fatto che i suoi pensieri privati stavano portando alle persone che li leggevano lo stesso aiuto spirituale che presumibilmente portavano a lui.


sabato 11 dicembre 2021

La scoperta archeologica più terrificante mai avvenuta


La storia dietro l'arpa sumera d'argento è abbastanza inquietante, non importa come la guardi.
Questa replica altamente dettagliata è stata dimostrata qui da Peter Pringle.
Lo strumento originale fu trovato insolitamente ben conservato, ma fu successivamente distrutto durante il saccheggio del museo dove era esposto.
Questa replica è basata su un'arpa che è stata trovata in una tomba reale molto grande dell'antica Sumaria.
La tomba stessa conteneva non solo l'arpa, ma il musicista che la suonava insieme a un intero entourage di servi, musicisti e diversi soldati che erano tutti sigillati nella tomba mentre svolgevano i loro rispettivi compiti.
Molti indossavano abiti formali con elaborati gioielli d'oro.


Sembra che fossero state suonate 3 arpe mentre la tomba veniva sigillata soffocando tutti e 74 i presenti.
Una ragazza potrebbe essere arrivata un po 'troppo tardi per sistemare tutti i suoi gioielli, oppure la situazione potrebbe essere stata troppo spaventosa ... È stata trovata stringendo il suo nastro dorato.


Questa scoperta ci ha aiutato a capire le arpe suonate dai musicisti in quel periodo, ma l'orrenda crudeltà mostrata in questa "fossa della morte" è molto più difficile da capire.


venerdì 10 dicembre 2021

Roma si è mai vendicata per la sconfitta di Teutoburgo?


Lo hanno fatto grazie a Germanico il quale proveniva da una lunga stirpe di assassini tedeschi. Suo padre Drusus era l'ultimo cacciatore tedesco e anche il suo bisnonno adottivo Cesare non era troppo malandato.

Dopo Teutorburg le cose sembravano tetre.

Quando subisci una sconfitta come quella di Teutoburgo devi chiederti se è così. Se tutti i bei tempi sono passati e la tua nazione sta implorando di cadere.

Germanico avrebbe cambiato tutto questo e avrebbe dimostrato che Roma era tutt'altro che collassata.

Germanico fu la prima scelta di Augusto come erede, ma era troppo giovane. Tiberio, l'attuale erede, fu costretto ad adottare Germanico come suo erede in modo che il ragazzo potesse crescere.

Durante il regno di Tiberio, le legioni del Reno iniziarono ad agitarsi e Germanico ne fu messo al comando.

Per mantenerli calmi avrebbe invaso la Germania, promettendo che i suoi uomini avrebbero potuto mantenere qualunque cosa avessero saccheggiato come bonus. Questo in genere significava schiavi, beni di scambio e oro.


1a campagna 14 d.C.: per lo più senza incidenti. Ha preso alcuni schiavi e un po 'di bottino e si è diretto a casa: doveva essere piccolo ed era davvero piccolo. Non ci furono battaglie significative ed era davvero Roma che stava solo devastando la campagna come era comune in questo periodo.


Seconda campagna 15 d.C.: era un po 'più grande della prima.

Il primo Germanico prese di mira i Chatti. Saccheggiò la loro capitale e la loro terra e quasi annientò l'intera tribù.

Quindi prese in ostaggio la moglie incinta di Armenio e continuò il suo licenziamento.

Dopodiché, si diresse verso il sito della foresta di Teutoburgo e iniziò a seppellire i resti dei morti romani.

Infine, ha recuperato una delle 3 aquile perse e ha fatto ritorno per il Reno. Per tutto questo è stato insignito del titolo Imperator and a Triumph.

Ciò rese anche Germanico una grave minaccia per l'impopolare Tiberio poiché Germanico era un dio agli occhi del popolo romano.


3a campagna 16 d.C.: Germanico entrò di nuovo in Germania e iniziò a saccheggiare le campagne con 8 legioni. Questo ha costretto la mano di Armenius, che era stato abbastanza intelligente da evitare la battaglia.

Alla fine ha scelto di coinvolgere i romani da un'altra foresta e fiume. L'idea era che i romani sarebbero stati nuovamente messi in un terreno difficile e in lotta.

Germanico non era Varo ei suoi uomini erano in grado di lavorare con il terreno solido limitato a loro disposizione. Poiché la battaglia era un combattimento tradizionale anziché un'imboscata, i romani usarono il loro addestramento, disciplina e armi superiori per infliggere una sconfitta significativa all'esercito di Armenius.

Armenius è stato ferito e costretto a fuggire ei suoi uomini sono stati abbattuti.

Il giorno seguente le armi scartate dei tedeschi furono trasformate in un trofeo per Germanico. Infuriati, i tedeschi ora raggruppati attaccarono di nuovo e furono nuovamente massacrati.

Germanico avrebbe poi recuperato un'altra aquila perduta e ancora una volta il popolo romano era in soggezione per i suoi successi.


Armenio non avrebbe mai riavuto sua moglie e suo figlio sarebbe cresciuto a Roma e sarebbe diventato romano come tutti gli altri intorno a lui. Lo stesso Armenius fu assassinato nel 21 d.C. e questo chiuse il libro su qualsiasi unificazione tedesca.

I tedeschi ei romani avrebbero continuato a bloccare le corna fino al crollo di Roma nel 476 d.C.


giovedì 9 dicembre 2021

Alcune curiosità su Giulio Cesare

Ecco le 10 curiosità più interessanti su Gaio Giulio Cesare che forse non conosci:

1) La sua prima moglie era figlia del nemico di Silla (Cinna), per questo gli fu imposto di ripudiarla. Cesare rifiutò, e perciò venne espropriato dai suoi beni e costretto alla fuga, pagando persone che non rivelassero dove fosse andato. In seguito fu graziato dallo stesso Silla;

2) Dopo la morte della prima moglie, si sposò con Pompeia, nipote di Silla; matrimonio che si concluse con un divorzio perché pare che la donna lo tradisse con un uomo che s'intrufolava nella loro casa vestito da donna. Sposò poi Calpurnia;

3) Tra le donne che amò, quelle che occuparono un posto particolare nel suo cuore furono Servilia, alla quale donò una perla di immenso valore, e Cleopatra, anch'essa colmata di doni dallo stesso Cesare;

4) Nonostante ebbe fama di seduttore, sembra che Cesare fosse bisessuale e che fosse l'amante del re Nicomede di Bitinia. I suoi nemici, quando tornava dalle spedizioni militari, erano soliti dire: "E' tornato Cesare, marito di tutte le mogli, moglie di tutti i mariti";

5) Fin da giovane era molto ambizioso, tanto che si racconta che in Spagna pianse davanti a una statua di Alessandro Magno perché lui, alla sua età, aveva già conquistato moltissimi territori;

6) Dal punto di vista fisico, era di carnagione chiara, viso pieno, occhi neri. Godette di buona salute, fino a quanto cominciò a soffrire di attacchi epilettici;

7) Non sopportava la sua calvizie e per questo portava quotidianamente sul capo la corona d'alloro che il Senato gli aveva concesso di portare;

8) Non amava il vino e, per quanto riguarda il cibo, era di poche pretese;

9) Si racconta che la sua morte fu annunciata da strani eventi, come alcune mandrie di cavalli che si rifiutarono di pascolare o alcuni sogni premonitori fatti sia dell'ex moglie Calpurnia, sia dello stesso Cesare;

10) Durante le celebrazioni funebri, una stella cometa splendette per sette giorni consecutivi nel cielo. Dei suoi assassini nessuno gli sopravvisse per più di tre anni e nessuno morì di morte naturale.




mercoledì 8 dicembre 2021

Storie d'amore tra adulti e bambini erano una norma sociale nei secoli antichi?

Non tanto "romanticamente" quanto il matrimonio. Storicamente parlando, se un uomo veniva sorpreso a intrufolarsi con i bambini, gli sarebbero stati rimossi i suoi testicoli e forse anche la testa. Se desiderava sposare qualcuno giovane, tuttavia, poteva essere organizzato un matrimonio tra quest'uomo e una ragazza molto più giovane - spesso non sarebbe stato consumato, tuttavia, fino a quando la ragazza non fosse stata "maggiorenne".



Ad esempio, quando Giulio Cesare era lui stesso un bambino, era promesso in sposa a una giovane ragazza. Sono stati tenuti separati l'uno dall'altro fino all'età di sedici anni. A questo punto, il giovane Cesare decise di farne sua moglie "ufficialmente" - per gli standard romani dell'epoca, tuttavia, era ancora considerato un po '"troppo giovane". La gravidanza adolescenziale, tra l'aristocrazia romana dell'epoca, era piuttosto rara. Ovviamente il giovane nobile la mise incinta immediatamente. Due anni e due bambini dopo, morì tristemente di parto.



Alcuni nobili romani, greci, persiani ed egiziani amavano trascorrere del tempo con "bei giovani". Potevano essere ragazze, ma spesso era un maschio giovane e bello con pelle liscia e lineamenti delicati. Questi non erano necessariamente bambini, ma più probabilmente adolescenti. Sarebbe un po 'un problema soprattutto per gli standard odierni, ma pochi avrebbero battuto ciglio a quei tempi, anche se molti lo trovavano decisamente sgradevole.

Ci sono sempre stati pedofili da quando ci sono stati esseri umani: è una brutta malattia che colpisce una certa percentuale di persone. Inoltre era sempre, praticamente universalmente, disapprovato. Tuttavia, ciò che costituisce "bambino" rispetto a "adulto" era un po 'più ... sfocato, storicamente parlando. Avresti persone classificate in circa quattro gruppi,

  • 1 Bambini (0-12)

  • 2 Giovani (12-20)

  • 3 Adulti (20-30)

  • 3 Adulti maturi (30+)

I bambini erano in gran parte off-limits. I giovani, se abbastanza maturi fisicamente, erano considerati accettabili per i rapporti sessuali, ma di solito erano solo i maschi, per timore che le femmine venissero "corrotte", infatti dovevano contrarre matrimonio come vergini. E sopra i vent'anni, tutti e tutto erano praticamente un "gioco leale".

Il romanticismo tra adulti e bambini è stato tipicamente guardato dall'alto in basso nella storia. È successo, ea volte ha avuto luogo il matrimonio tra ragazze molto giovani e uomini più anziani. Ma non era la norma nella maggior parte del mondo, e la pedofilia completa era considerata di cattivo gusto se non un peccato mortale.


martedì 7 dicembre 2021

Perché gli europei abbandonarono gli elmi in stile greco antico

Il classico casco integrale, solitamente noto come casco "corinzio", ha iniziato a cadere in disgrazia abbastanza presto.



Gli elmi corinzi e i loro derivati erano progettati per un tipo di guerra molto semplice: fondamentalmente le due parti allineate e caricate, scudo contro scudo - assomigliava a una mischia di rugby tanto quanto qualsiasi altra cosa. La maggior parte degli eserciti delle città-stato erano milizie dilettanti e la finezza tattica non era un punto di forza (una delle ragioni per cui gli Spartani erano così temuti è che potevano eseguire manovre relativamente fantasiose).

Le truppe di Alessandro Magno adoravano il tipo "Tracio":



che aveva un vantaggio importante: lasciava le orecchie scoperte, in modo che i soldati potessero sentire i comandi. Puoi vedere il processo al lavoro qui:



Con il passare del tempo noterai sempre più "orecchie" e "faccia" (quelle date vanno dall'800 al 400 a.C. circa).

Le varianti di quello stile rimasero comuni fino al tempo della conquista romana e oltre. I romani - il cui metodo di combattimento era ancora più complesso tatticamente degli eserciti ellenistici - presero i loro modelli di elmo dai Galli dell'Italia settentrionale; questi erano di solito elmetti stile vaso con lembi delle guance e il viso libero (che rendeva le comunicazioni più facili). Nel II secolo a.C. i romani combattevano in una formazione più sciolta rispetto ai greci: la consapevolezza della situazione e le comunicazioni erano ancora più importanti per loro. È stata aggiunta una protezione per il collo per fornire protezione contro i tagli al collo:



Questa forma è stato la base per molti modelli successivi. Puoi vedere come questo esempio franco dell'VIII secolo mostra la stessa formula di base del viso aperto e dei piatti a coprire le guance.



E ricorda l'elmo di questo tardo ufficiale romano:



Ci sono esempi di maschere che lasciavano il viso completamente scoperto nel periodo romano e greco successivo, ma queste erano rare e potrebbero essere più uno stile "gentleman amateur" che uno strumento professionale:


Nel Medioevo l'ascesa della cavalleria pesante - in particolare una volta che le giostre divennero popolari - fece rivivere l'elmo integrale come un normale strumento di guerra. Quando qualcuno ti sta cavalcando a 30 metri all'ora con una lancia, potresti essere meno interessato a essere ascoltato sul campo di battaglia.



La grande differenza ovviamente è che il barbute è in acciaio, mentre i vecchi elmi greci sono in bronzo. Il barbute non ha mai guadagnato molta popolarità al di fuori dell'Italia, probabilmente per gli stessi motivi che hanno portato alla scomparsa dell'originale corinzio.