Se le storie romane contemporanee sono vere, sarebbero i Campi Catalaunici del 451.
50.000 legionari romani guidati da Flavio Ezio e 100.000 guerrieri della federazione germanica, inclusi i Visigoti guidati dal re Teodorico, affrontarono un milione di guerrieri di tutte le tribù germaniche a est del Reno e del Danubio e gli Unni a cavallo guidati da Attila.
La battaglia non era come le altre degli anni passati, nemmeno Canne poteva essere paragonata. Fu davvero una battaglia tra l'Oriente, guidato da Attila, che governa tutta l'Europa orientale e parti dell'Asia sotto il suo pugno di ferro, e l'Occidente, l'Europa occidentale guidata dall'impero romano ormai morente.
In passato, le tribù germaniche erano note per schierare un numero enorme di guerrieri. I Cimbri che Caio Mario aveva sconfitto cinque secoli prima avevano 200.000 uomini in armi. Gli Alemanni che furono sconfitti a Mediolanum nel 259 ne avevano all'incirca 300.000, mentre la Grande Rivolta Illirica del 6-9 vide un milione di ribelli che cercavano di creare un regno indipendente dall'Impero.
Ma Catalaunia Fields è davvero la Madre delle Battaglie del suo tempo. La battaglia era così grande, l'orda nemica così vasta che, nonostante l'enorme numero di uccisioni, Ezio e i suoi legionari romani accatastati, il nemico continuava ad avanzare come una marea oceanica. Questa non era certo Vercellae né Mediolanum dove il nemico più numeroso veniva o sbaragliato o annientato, no. Catalaunian Fields era un puro inferno in terra per i romani. Esausti e solo un dito vicino al punto di rottura, i romani quasi lo persero - e l'Impero - non aveva Thorismund, figlio del capo visigoto Teodericus che è stato ucciso in precedenza nello scontro, ha deciso un attacco alle retrovie nemiche che abortito di poco l'annientamento del grande esercito romano costringendo il nemico a ritirarsi. Con entrambe le parti completamente esauste, si ritirarono nelle rispettive aree: Ezio in Italia, Thorismund in Aquitania (l'odierna Francia sudoccidentale, allora patria dei federati visigoti) e Attila nel suo impero con sede nell'odierna Ungheria. Nessuno ha vinto e nessuno ha guadagnato nulla, tranne morti che ammontano a nulla.
Sia l'impero unno che quello romano sarebbero morti pochi anni dopo.
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