giovedì 22 aprile 2021

I gladiatori potevano scegliere le loro armi o gliele assegnavano?


No, non erano autorizzati a scegliere la classe gladiatoria e quindi le armi. Questo era compito del lanista (il proprietario di una scuola di addestramento per gladiatori).
Il lanista decideva in quali classe inserli; ad esempio tra queste:


Il sannita era un tipico gladiatore del periodo della Repubblica Romana e, come tipologia, comparve dopo la conquista del Sannio (venivano assegnati a questa classe i gladiatori di basso rango, in modo da vederlo facilmente sconfitto e deridere così questo popolo – NdT):


Successivamente vennero create altre classi.
Il processo di formazione iniziava quando i gladiatori si sottomettevano al lanista (di solito un ex gladiatore) entrando così a far parte di una familia gladiatorium, all'interno di una ludus (scuola, palestra). Il lanista aveva potere di vita e di morte su ciascuno di loro.
Durante gli allenamenti erano valutati dal punto di vista atletico e della conformazione fisica per essere assegnati ad allenatori specifici. Questi ultimi, chiamati Doctores (o Magistri), erano in genere abili gladiatori, ormai in pensione, che si specializzavano in una determinata classe.
Infatti alcuni tipi di fisico andavano meglio se associati a determinati stili gladiatori. Inoltre, come suggerito dalla tabella precedente, certi abbinamenti erano preferiti ad altri per rendere i combattimenti più spettacolari.
Per ogni gladiatore si tenevano dei registri: contro chi aveva combattuto, il numero di vittorie, delle perdite e dei pareggi.
Due sanniti:


Un sannita contro un retiarius:


E' da notare come questi incontri non erano pensati per valutare le reali capacità di combattimento dei singoli gladiatori. Il loro scopo era quello di generare eccitazione nel pubblico.
Il ragazzo che vedete nel centro del mosaico era un arbitro (c'erano degli "handicap" in base ai tipi di classe che si affrontavano). Anche se non conosciamo le regole sappiamo che lo scopo era quello di dar luogo ad un combattimento emozionante e divertente, per un periodo di tempo più lungo possibile.
Per esempio ci si aspettava che il retiarus di cui sopra fosse un tipo leggero, veloce e mobile. La folla avrebbe voluto vederlo sconfiggere un sannita superandolo in astuzia.
Per certi versi erano spettacoli in stile "wrestling". C'erano i combattimenti di contorno e poi, a seguire, quelli principali. Probabilmente in tribuna si scommetteva, basandosi sulle precedenti performance dei gladiatori. I più bravi avevano "fan club" che li seguivano nei loro progressi.
Però, rispetto al wrestling, i gladiatori combattevano con acciaio ben affilato. La maggior parte di loro non arrivò mai alla "pensione".
Detto questo, ci sono state anche delle gladiatrici:

Stele di Alicarnasso: Amazon e Achillia - British Museum

E c'erano gladiatori "particolari"; probabilmente il più raro era il crupellarius:


Solo i più forti e brutali potevano ambire a questa classe. All'estremità opposta c'era questo gladiatore, un dimachaerus:



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