No, non erano autorizzati a scegliere
la classe gladiatoria e quindi le armi. Questo era compito del
lanista (il proprietario di una scuola di addestramento per
gladiatori).
Il
lanista
decideva in quali classe inserli;
ad esempio tra queste:
Il
sannita
era un tipico gladiatore del periodo
della Repubblica Romana e, come tipologia, comparve dopo la conquista
del Sannio (venivano assegnati a questa classe i gladiatori di basso
rango, in modo da vederlo facilmente sconfitto e deridere così
questo popolo – NdT):
Successivamente vennero create altre
classi.
Il processo di formazione iniziava
quando i gladiatori si sottomettevano al lanista (di solito un ex
gladiatore) entrando così a far parte di una
familia gladiatorium,
all'interno di una ludus (scuola, palestra). Il lanista aveva potere
di vita e di morte su ciascuno di loro.
Durante gli allenamenti erano valutati
dal punto di vista atletico e della conformazione fisica per essere
assegnati ad allenatori specifici. Questi ultimi, chiamati
Doctores
(o
Magistri), erano in genere
abili gladiatori, ormai in pensione, che si specializzavano in una
determinata classe.
Infatti alcuni tipi di fisico andavano
meglio se associati a determinati stili gladiatori. Inoltre, come
suggerito dalla tabella precedente, certi abbinamenti erano preferiti
ad altri per rendere i combattimenti più spettacolari.
Per ogni gladiatore si tenevano dei
registri: contro chi aveva combattuto, il numero di vittorie, delle
perdite e dei pareggi.
Due sanniti:
Un sannita contro un retiarius:
E' da notare come questi incontri non
erano pensati per valutare le reali capacità di combattimento dei
singoli gladiatori. Il loro scopo era quello di generare eccitazione
nel pubblico.
Il ragazzo che vedete nel centro del
mosaico era un arbitro (c'erano degli "handicap" in base ai
tipi di classe che si affrontavano). Anche se non conosciamo le
regole sappiamo che lo scopo era quello di dar luogo ad un
combattimento emozionante e divertente, per un periodo di tempo più
lungo possibile.
Per esempio ci si aspettava che il
retiarus di cui sopra fosse un tipo leggero, veloce e mobile. La
folla avrebbe voluto vederlo sconfiggere un sannita superandolo in
astuzia.
Per certi versi erano spettacoli in
stile "wrestling". C'erano i combattimenti di contorno e
poi, a seguire, quelli principali. Probabilmente in tribuna si
scommetteva, basandosi sulle precedenti performance dei gladiatori. I
più bravi avevano "fan club" che li seguivano nei loro
progressi.
Però, rispetto al wrestling, i
gladiatori combattevano con acciaio ben affilato. La maggior parte di
loro non arrivò mai alla "pensione".
Detto questo, ci sono state anche delle
gladiatrici:
Stele di Alicarnasso:
Amazon e Achillia - British Museum
E c'erano gladiatori "particolari";
probabilmente il più raro era il
crupellarius:
Solo i più forti e brutali potevano
ambire a questa classe. All'estremità opposta c'era questo
gladiatore, un
dimachaerus:
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