domenica 18 aprile 2021

Visto che la semplice immersione nel fiume Stige aveva reso Achille invulnerabile, perché anche gli altri eroi greci non ci andavano a farci una nuotata?


Darò due diverse spiegazioni: la prima trova le sue motivazioni all'interno della mitologia greca; la seconda guarda oltre.
La prima spiegazione è che il fiume Stige si trova negli Inferi ed è praticamente impossibile per un mortale visitare gli Inferi e tornare indietro vivo. Solo una manciata di eroi davvero straordinari, come Ercole, Orfeo, Teseo, Ulisse e, nella mitologia romana, Enea, sono riusciti a fare un viaggio di andata e ritorno negli Inferi. Il motivo per cui Teti è stata in grado di immergere Achille nel fiume Stige è perché è una dea, e può andare e venire tra la terra dei vivi e la terra dei morti come vuole.
Ora la seconda spiegazione: la storia della ninfa Teti che immerge il neonato Achille nel fiume Stige per renderlo invulnerabile è in realtà un'aggiunta molto recente alla mitologia classica. In nessun passo dell'Iliade si afferma che Achille sia stato immerso nel fiume Stige o che il suo corpo sia invulnerabile ovunque, tranne che nel tallone.
Invece, il primo riferimento alla celebre storia del tallone di Achille proviene dall'Achilleide, un poema epico incompiuto composto in latino nel primo secolo d.C. dal poeta romano Publio Papinio Stazio (vissuto tra il 45 e il 96 d.C. circa).
Pertanto, il vero motivo per cui nessun altro a parte Achille ha mai “fatto il bagno” nel fiume Stige è perché l'idea che il fiume Stige conferisse l'invulnerabilità è postuma alla mitologia greca classica, ed è stata inventata appositamente per Achille!

SOPRA: pittura a olio di Teti che immerge Achille nel fiume Stige, dipinto del 1625 del pittore barocco olandese Peter Paul Rubens



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