giovedì 29 aprile 2021

Come appariva fisicamente Alessandro Magno


Alessandro era piuttosto basso, tozzo e di corporatura robusta, il suo corpo era segnato da tantissime cicatrici frutto della sua vita da militare ardua sin da giovanissimo e anche dalla sua forse eccessiva sicurezza di sé stesso che lo portava ad attaccare gli avversari, in particolare anche i comandanti e Re, cercando di sfondare direttamente davanti a loro. Era mancino ed era affetto da eterocromia, aveva cioè gli occhi di colore diverso (uno azzurro e l'altro marrone, o forse nero), e la sua voce ci viene descritta come aspra.


Portava sempre il collo leggermente inclinato verso sinistra e soffriva di alcune malformazioni congenite che, alcuni storici affermano, potrebbero in parte aver contribuito alla sua morte.
Aveva i capelli ispidi e rossicci, sebbene tendesse spesso a tingerli di biondo utilizzando una mistura di fiori di zafferano e acqua di potassio, trattandoli poi con profumi, incenso e mirra. Aveva l'usanza di radersi il volto anche passata la giovane età (cosa piuttosto inusuale tra i greci del suo tempo), probabilmente a causa del fatto che gliene crescesse molto poca; per non sfigurare in mezzo ai suoi dignitari, indusse anche loro a non portarla.
L'immagine di Alessandro è stata immortalata da molti artisti suoi contemporanei, della cui opera non rimangono, purtroppo, che copie e descrizioni. Il famoso scultore Lisippo fu nominato scultore di corte da Alessandro stesso, e ritrasse il grande conquistatore in numerose statue.


Pirgotele fu invece l'unico autorizzato dallo stesso Alessandro a scolpire la propria immagine sui sigilli e sulle pietre dure.


Sappiamo anche che il pittore Apelle immortalò su grandi tavole lignee numerose effigi e scene di battaglia che ebbero Alessandro come protagonista.
Secondo Aristosseno di Taranto, apprendista di Aristotele, il corpo di Alessandro emanava un profumo gradevole, che secondo alcune fonti conservò a lungo anche dopo la morte.
Lo scrittore Ateneo di Naucrati sottolineava la sua abitudine al bere e all'ubriacarsi.
Sappiamo inoltre da Plutarco che Alessandro, almeno a partire dalla Battaglia di Gaugamela, usava indossare in battaglia la linothorax, la corazza multi-strato di lino in uso alla fanteria leggera e alla cavalleria, invece della classica corazza oplitica di bronzo, molto più pesante e meno resistente alla penetrazione delle frecce (gli strati di lino sovrapposti della linothorax resistono maggiormente della sottile lamina di bronzo). In alcuni mosaici che ci sono pervenuti, Alessandro è raffigurato proprio mentre indossa questo tipo di abbigliamento.


Esiste una sua recentissima Statua a Skopje, nonostante ufficialmente per motivi di Copyright sulla proprietà intellettuale di Alessandro Magno non si possa mettere il suo nome sulla statua, dato che i Greci dicono di detenere questa proprietà intellettuale rispetto alla Macedonia del Nord.





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