sabato 12 febbraio 2022

Cosa succederebbe se noi italiani riadottassimo la cultura dei nostri antenati (i romani di Giulio Cesare e di Ottaviano Augusto)?

Mmmh… francamente non sarebbe una grande idea.

Avremmo delle bambine sposate già a 12/13 anni



Il paterfamilias con diritto di vita e di morte su tutti i membri della sua famiglia finché campa

Le donne sottomesse prima ai padri e poi ai mariti

La schiavitù


La pena di morte e la tortura


Un capo dello Stato che accorpa in sé tutti i poteri e con diritto di vita e di morte su tutti i suoi sudditi



Gli spettacoli circensi dove ci sono uomini costretti a combattere fino alla morte o a massacrare migliaia di animali (portandone molti all'estinzione) solo per compiacere un pubblico di ricconi



ecc. ecc.

Da grande estimatore della Storia Romana penso che il passato (specie quello così remoto) non vada troppo idealizzato.

I Romani sono stati senz'altro una delle civiltà che ha portato più progresso anche nei territori conquistati. Ha portato diritto ed edifici pubblici dove non c'erano.
Ma non vanno neppure loro mitizzati.

Alla fine la nostra civiltà, sia pure tra alti e bassi, passando spesso da barbarie al progresso e viceversa, con un'evoluzione del pensiero e dei costumi, mediante conquiste e rivoluzioni, ha portato a un miglioramento delle condizioni di vita generali, a riconoscere determinati diritti inalienabili e tutelare gli esseri umani in quanto tali.

Tutti diritti che forse oggi diamo per scontati ma che, con tutti i difetti nel passare dalla teoria alla pratica, in passato (anche recente) non c'erano e di questo sarebbe opportuno non dimenticarsene mai.

Se tra noi e Augusto son passati 2000 anni, direi che non sono trascorsi tutti invano.

Poi se molte cose dell'attualità ci fanno venire alla mente i Romani, è un demerito solo nostro.



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