Vi porto l'esempio dei romani i quali percepivano la sessualità in un modo molto diverso dal nostro e alcune delle loro abitudini ci risulterebbero scioccanti.
Nell'antica Roma la verginità maschile era qualcosa di inaccettabile, era comune che gli uomini, già nel corso della loro adolescenza, frequentassero bordelli o avessero relazioni con serve e schiave.
Gli uomini potevano avere relazioni sessuali con individui del loro stesso genere o del sesso opposto.
Essere penetrato da un altro uomo equivaleva a ricoprire un ruolo di sottomissione opposto all'ideale romano di uomo: l'accusa di essere stato la parte passiva in una relazione poteva bastare per rovinare la carriera di un politico, ma l'accusa di aver soddisfatto una donna praticandole del sesso orale era ancora peggio, anche se si trattava della propria moglie.
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