giovedì 3 febbraio 2022

Quali erano i popoli della penisola iberica, prima della conquista Romana e sua romanizzazione ?

Al momento della conquista Romana, nella penisola iberica vivevano i seguenti popoli:

IBERI: Questa popolazione autoctona, della penisola, ma che secondo alcuni era giunta in epoca remota dal Nord Africa. Vivevano lungo tutta la fascia mediterraneo spagnola, e giungeva sino al sud della Francia (Linguadoca), dove conviveva con i Liguri e I Galli, giunti da Nord.


Guerrieri Iber e delle altre nazioni dell'Hispania pre-romana.


TURDETANI: Questa popolazione viveva nell'attuale Andalusia centrale ed orientale, includendo l'area della mitica Tartasso. Anche questo popolo pare fosse di lingua non indo-europea, e perse parte del suo territorio, durante l'avanzata dei celti nell'Algarve.

AQUITANI: Il limite nord dei suoi territori secondo Giulio Cesare era la Garonna. Oltre la quale vivevano i Galli. Sebbene Cesare faccia capire che il loro limte meridionale fosse rappresentato dai Pirenei, nonostante le affinità culturali degli Aquitani, con gli Iberi, come lo stesso Cesare dichiara, in realtà i loro domini si estendevano anche a sud dei Pirenei. Probabilmente , in origine, non vivevano a sud dei Pirenei, ma si espansero in dette aree, , in risposta alla pressione Gallica sui propri territori settentrionali. Non chiari sono i loro limiti meridionali. Forse giungevano fino alla Cantabria a sud-ovest e alla Valle dell'Ebro verso Sudovest. Area nella quale i loro insediamenti erano mescolati a quelli degli Iberi. I territori Aquitanici transpierenaici in epoca Romana formarono la provincia di Novempopulania, in ricordo delle nove maggiori genti aquitaniche sottomesse dai Romani, nell'area tra la Garonna e i Pirenei. Gli Aquitani (e i protovasconi, il loro ramo meridionale ), probabilmente antenati, degli attuali Baschi, sebbene avessero abiti simili a quelli degli Iberici e ne compartissero parte del lessico, pare che non avessero la medesima origine, ma che dette affinità si debbono solo al lungo contatto tra loro e a convergenze ambientali. Per tanto i Baschi non sarebbero da considerare i gli ultimi discendenti del popolo degli Iberici, il quale dette il nome alla penisola spagnola, ma discendenti degli Aquitani.

Alla fine del secondo millennio a.C., raggiungo la Penisola Iberica, provenendo da est le avanguardie Indoeuropee. che dilagheranno verso ovest.

Le popolazioni pre-indoeuropee resistono, comunque in buona parte del paese. Soprattutto nell'est e sud del paese, nonché in alcune aree montuose del nordovest.

Tra questi popoli Indo-Europei che troveranno in Spagna i Romani, probabilmente il più antico sono i Lusitani. Dalle scarne notizie giunteci sulla loro lingua, si è potuto determinare che la loro lingua non era Celtica, come quella dei Celtiberi e Galaici, ma al più protoceltica, sebbene secondo altri rappresentano una rama degli Italici o dei Liguri celtizzati.



CELTIBERI Il termine "Celtiberi" compare in Diodoro Siculo , Appiano e Marziale , secondo i quali indicava un misto di Celti ed Iberici Anche per Strabone l termine designava una mescolanza tra i due popoli, ma specificava che i Celti ne costituivano il gruppo dominante. La storiografia moderna, a parte alcune opinioni isolate come quella di Johann Kaspar Zeuss , ritiene invece che i Celtiberi fossero in massima parte di origine celtica, e non il frutto di un meticciaggio fra le due etnie (pur ammettendo la possibilità di incroci). Oggi il termine è impiegato per designare, semplicemente, i Celti stanziati nella Penisola iberica.

Celtiberi.

Il nucleo centrale dell'insediamento celtiberico corrisponde a un'area dell'odierna Spagna centrale, a cavallo tra le regioni di Castiglia, Aragona e La Rioja, e compresa tra il medio bacino dell' Ebro e l'alto corso del Tago. . La penetrazione in quest'area risale all'VIII-VI sec a-C. , anche se è molto probabile che alcune infiltrazioni proto-celtiche e di gruppi isolati di Celti fossero avvenute anche in epoche precedenti, ( cultura dei campi d'urne . È possibile che, quando si insediarono nella Penisola iberica, i popoli provenienti dalla culla originaria dei Celti (l'area della Cultura di Hallstatt ), includessero anche alcuni gruppi minoritari di altri popoli indoeuropei, che una volta superati i Pirenei, inoltre, si mescolarono talvolta con le popolazioni autoctone preesistenti .

In un secondo momento, i Celtiberi si espansero verso sud (nell'attuale Andalusia ) e verso nord-ovest, fino a toccare le coste atlantiche della penisola (Galizia ). A indicare i confini esatti della penetrazione celtica nella Penisola iberica sono la toponomastica (caratteristici sono i prefissi seg- e i suffissi -samo e, soprattutto, -briga) e la diffusione del corpus delle iscrizioni in celtiberico all'interno del quale spiccano i Bronzi di Botorrita.


Mappa che mostra il nucleo originario delle popolazioni dell'Hispania pre-romana.


I principali nuclei urbani dei Celtiberi, strutturati secondo il tipico schema indoeuropeo della fortezza collinare ", furono Numanzia, Kalakoricos (l'odierna Calahorra) . La loro economia, come quella della Spagna fino a epoca recente, era basata sulla pastorizia transumante, attuata sotto la protezione di un'elite guerriera.

I Celtiberici non hanno un'organizzazione politica unitaria, solo, momentanee coalizioni quando attaccati dai potenti stranieri ( Cartaginesi prima e Romani poi ). I principali gruppi, che costituivano i celtiberi erano gli Arevaci,, Bellii Titti, Lusoni, e Pelendoni. Controversa e' l'attribuzione ai celtiberi propriamente detti di Vaccaei, Carpentani,, Orcadi e Lobetoni.

Il celtiberico era una lingua celtica continentale, caratterizzato da alcuni tratti singolarmente arcaici. Nonostante che la loro lingua fosse totalmente differente da quella delle popolazioni Iberiche della costa, a cavallo fra il IV ed il III secolo a.C. adottaronoun tipo di alfabeto sviluppato, attorno al V sec, a.C.. dalle popolazioni iberiche ( alfabeto Iberico ). ​

Nel nordest vivevano i Galaici , un popolo celta o celtizzato, con una propria lingua. Altre popolazioni celtizzate, ma di non chiara classificazione sono gli Astures ed i Cantabri del nord, nonché i Turduti oppidani della costa dell'attuale Portogallo centrale.

Molti storici antichi ipotizzano anche la presenza in epoca antica di popolazioni Liguri nella penisola Iberica, ma mancano prove contundenti al riguardo ( vedasi tra le altre la ricerca di Martin Almgro Basch" Ligures en Espana ").Al complicare tutto ciò vi è anche capire cosa s'intende con il termine liguri ( "generici barbari dell'Occidente, un popolo pre-indoeuropeo, oppure la prima ondata Indoeuropea direttasi verso Occidente?) .

https://biblioteca.org.ar/libros/140779.pdf

Nessuna certezza si ha, invece, sull'appartenenza etnica degli abitanti delle Baleari, detti Balearici, dagli autori classici.. Per taluni, hanno origini affini ai Balari della Sardegna, per altri rappresentano un popolo pre-indoeuropeo, restato tagliato fuori, dai loro affini Aquitani, dall'avanzata degli Iberi, provenienti da sud e degli e Indoeuropei provenienti da nord, mentre per altri ancora rappresentano un popolo Ligure ( nell'accezione indo-europea di questi ) ecc. .All'ethnos Ligure si ascrivono anche, almeno in parte, le popolazioni della vicina isola di Corsica. Ma ad oggi, mancano certezze in merito alla loro affiliazione.

Frombolieri delle Baleari.


Nella costa si avevano anche insediamenti commerciali greci e soprattutto fenici e cartaginesi,.

Mappa degli insediamenti greci ( in verde ) e punici ( in rosso ), nella penisola Iberica.


Mappa delle lingue nella penisola Iberica, all'epoca della conquista Romana.

Tutte queste lingue scompaiono rapidamente, dopo la conquista Romana, e l'istallazione in loco di numerosissime famiglie, provenienti dalla penisola italiana. Particolarmente intensa sarà la colonizzazione delle aree del Levante spagnolo e dell'Andalusia ( provincia Romana della Betica ).Non per nulla, una recente indagine genetica ha portato a affermare che vi è maggiore affinità genetica tra andalusi e italiani del centro ( l'area da cui veniva anche la famiglia del maggior imperatore Romano, d'origine "spagnola", Marco Ulpio Trajano,) , che tra gli andalusi e gli spagnoli del nord del paese. Aree di minor insediamento di famiglie italiche, tanto è che in dette aree è sopravvissuta l'unica lingua pre-romana dell'Occidente. Il basco, derivato dall'Aquitano ( o dalla famiglia proto-vascona come dicono i linguisti ).


Mappa delle colonie Romane nella penisola iberica.


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