Diocleziano, e successivamente
Costantino, incrementarono il numero dei legionari romani.
Le legioni contavano a quei tempi
645.000 soldati.
Per riempire i ranghi, i Romani
cominciarono ad affidarsi sempre di più a uomini delle tribù
germaniche, visto anche il loro basso costo.
La concessione principale che dovettero
accettare fu il passaggio alla tattica di fanteria basata sul
"muro di scudi",
che i germanici conoscevano bene.
Il pilum
fu sostituito dalla (più piccola)
plumbata.
Nel periodo tardo imperiale, la tecnica
del muro di scudi unita all'uso di lance si dimostrò superiore nel
respingere i cavalieri .
Proprio come il gladio e lo
scutum
costituirono la combinazione
vincente alla fine della Repubblica e all'inizio dell'Impero, lo
scudo rotondo e la lancia ricoprirono questo ruolo nel Tardo Impero,
permettendo di creare linee di fanteria ben difese a basso costo in
quanto ad armature e tempi di addestramento.
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