lunedì 15 agosto 2022

Nell'Antica Roma, qual era il fenomeno economico che si verificava normalmente?

Uno dei problemi che la moderna teoria economica studia riguardo alle transazioni economiche è quello della selezione avversa, che si verifica quando il venditore possiede informazioni sull'oggetto della transazione - o sulle sue preferenze o tecnologie - che il compratore non ha.



Nell'antica Roma questo fenomeno si verificava, ad esempio, quando il venditore di uno schiavo conosceva il reale stato di salute dello schiavo e se era mai scappato (informazioni molto importanti per l'acquirente).

Il venditore aveva queste informazioni, ma l'acquirente no. È la stessa situazione che affrontiamo oggi quando compriamo un'auto usata. Chi vende conosce bene l'auto, ma chi compra no.

Questa disparità di informazioni viene definita dagli economisti "informazione asimmetrica".

Quando l'informazione asimmetrica si riferisce alla conoscenza privata che il venditore ha del suo oggetto di vendita e alla quale l'acquirente non ha accesso, si parla di "selezione avversa", nel senso che l'acquirente può "selezionare" un oggetto e scoprire in seguito di aver comprato un maiale in camicia.

L'effetto reale della selezione avversa è la riduzione del prezzo dell'oggetto e persino la soppressione spontanea del mercato di quell'oggetto.

Il mercato degli schiavi a Roma non era immune da questo problema. Poiché lo schiavo, più che un bene di consumo, era un bene di capitale, ciò divenne particolarmente grave per lo sviluppo dell'economia romana.


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