L’elemento che evidenziava la regalità del faraone era quello sacrale. Incarnava gli dei e aveva numerosi obblighi cerimoniali che scandivano la sua vita nella capitale e in giro per il Paese.
L’unica maniera per non presenziare a queste cerimonie era guidare qualche esercito in guerra rischiando la pelle. Non proprio il massimo penserete giustamente.
Fortunatamente per loro, vi erano anche cerimonie “ad personam” che lo riguardavano in prima persona. La loro preferita era chiamata “Heb Sed”, il giubileo regale!
Avveniva ogni trenta anni di regno, e molti lo celebravano più volte anche prima, “barando” palesemente.
Durava due mesi e in essa il sovrano ribadiva la propria possanza fisica e magica, esibendosi in una corsa rituale e nel sollevamento del pilastro dell’universo, detto Djed.
Con tali riti la sua forza si rigenerava e il conto degli anni ripartiva da zero.
Ah, ora ho capito perché era la festa preferita..
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