venerdì 8 gennaio 2021

I romani utilizzavano in battaglia "maiali da guerra"


E non furono nemmeno i primi a farlo.
L'uso dei maiali fu probabilmente introdotto in Europa da Alessandro Magno dopo le sue campagne in India, dove grazie ai re locali capì come sconfiggere gli elefanti.
I maiali da guerra vennero usati dai romani principalmente per spaventare gli elefanti,i quali secondo Plinio il Vecchio impazzivano al minimo suono emesso dai maiali o cinghiali, questi piccoli maiali da guerra venivano anche ricoperti di pece o di petrolio e incendiati venivano lanciati sul campo di battaglia, con una furia leggendaria terrorizzavano il nemico.


Vennero usati per primo da Alessandro nella battaglia dell'Idaspe (326 a.C) dove i macedoni riuscirono anche grazie a loro a resistere a una possente carica di elefanti (il re Poro schierò sul campo qualcosa tipo 200 elefanti mentre a Gaugamela contro i persiani Alessandro ne affrontò a malapena 18) e il loro uso venne ripreso dai Romani specialmente durante le guerre pirriche (280/279 a.C.) circa e durante la campagna d'Africa contro i cartaginesi culminante con la battaglia di Zama (202 a.C).
La tattica era semplice, si cospargevano i maiali di pece e li si mandava in fiamme contro gli elefanti o la potente cavalleria numida in Africa, gli animali hanno paura sia degli stridii dei poveri malcapitati in fiamme e ne hanno ancora di più del fuoco.
L'uso dei maiali, combinato con un uso ottimo dei Veliti e una riorganizzazione della legione ha consentito ai Romani di trionfare a Zama nonostante le potentissime cariche dei pachidermi cartaginesi ed ha evitato una sconfitta che poteva essere più pesante ad Ascoli Satriano contro Pirro.
L'uso dei maiali cadde in disuso dopo le guerre contro Cartagine per la scomparsa nello scacchiere bellico africano/vicino orientale degli elefanti: gli egiziani difatti tolemaici combattevano alla macedone ed i parti preferivano di gran lunga il più agile e veloce cavallo.


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