E non furono nemmeno i primi a farlo.
L'uso dei maiali fu probabilmente
introdotto in Europa da Alessandro Magno dopo le sue campagne in
India, dove grazie ai re locali capì come sconfiggere gli elefanti.
I maiali da guerra vennero usati dai
romani principalmente per spaventare gli elefanti,i quali
secondo Plinio il Vecchio
impazzivano al minimo suono
emesso dai maiali o cinghiali, questi piccoli maiali da guerra
venivano anche ricoperti di pece o di petrolio e incendiati venivano
lanciati sul campo di battaglia, con una furia leggendaria
terrorizzavano il nemico.
Vennero usati per primo da Alessandro
nella battaglia dell'Idaspe (326 a.C) dove i macedoni riuscirono
anche grazie a loro a resistere a una possente carica di elefanti (il
re Poro schierò sul campo qualcosa tipo 200 elefanti mentre a
Gaugamela contro i persiani Alessandro ne affrontò a malapena 18) e
il loro uso venne ripreso dai Romani specialmente durante le guerre
pirriche (280/279 a.C.) circa e durante la campagna d'Africa contro i
cartaginesi culminante con la battaglia di Zama (202 a.C).
La tattica era semplice, si
cospargevano i maiali di pece e li si mandava in fiamme contro gli
elefanti o la potente cavalleria numida in Africa, gli animali hanno
paura sia degli stridii dei poveri malcapitati in fiamme e ne hanno
ancora di più del fuoco.
L'uso dei maiali, combinato con un uso
ottimo dei Veliti e una riorganizzazione della legione ha consentito
ai Romani di trionfare a Zama nonostante le potentissime cariche dei
pachidermi cartaginesi ed ha evitato una sconfitta che poteva essere
più pesante ad Ascoli Satriano contro Pirro.
L'uso dei maiali cadde in disuso dopo
le guerre contro Cartagine per la scomparsa nello scacchiere bellico
africano/vicino orientale degli elefanti: gli egiziani difatti
tolemaici combattevano alla macedone ed i parti preferivano di gran
lunga il più agile e veloce cavallo.
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