Ho da sempre trovato sadico e geniale
al contempo l'uso che veniva fatto annualmente della
Crypteia, squadra di
giovani spartani composta da quegli elementi che più si erano
distinti nel combattimento e nell’attitudine al comando durante
l’agoghé, ovvero l’educazione spartana. Lo scopo della
Crypteia è ancora oggetto di discussione, ma ciò che veniva
compiuto ogni autunno da questi giovani uomini era agghiacciante.
Infatti ogni autunno gli
Efori
(magistrati)
dichiaravano formalmente guerra
agli Iloti
e cioè quella parte della
popolazione serva (non propriamente schiavi a tutti gli effetti)
degli spartani. Tramite questa “rituale” dichiarazione di guerra
i giovani della Crypteia si
addentravano nelle campagne spartane a caccia di Iloti.
Erano armati di coltello, avevano
scarse razioni di cibo ed uno scopo ben preciso: uccidere i “nemici”
capitati a tiro, anche solo per rubar loro il cibo.
La particolarità è che i giovani
spartani, se scoperti ad uccidere un Ilota, venivano severamente
puniti. Non per l’atto in se, ma perché avevano dimostrato scarsa
attitudine ad agire in incognito.
Proprio per questo la maggior parte
degli omicidi accadeva di notte, poiché durante la giornata il
giovane spartano passava il tempo a spiare e recepire i movimenti del
bersaglio.
Le finalità della Crypteia sono ancora
oggetto di discussione. Le principali teorie sono 3:
- Polizia segreta. Questa tesi, a mio avviso la più sensata, vedrebbe la Crypteia come una sorta di polizia segreta utilizzata per il controllo e la repressione della numerosissima popolazione Ilota. Attraverso l’omicidio dei leader iloti o di altri personaggi influenti, nonché attraverso la diffusione del terrore tra di essi, era più facile controllarli e scoraggiare rivolte contro élite spartana.
- Addestramento. Secondo alcuni attraverso queste operazioni i giovani spartani imparavano tecniche di combattimento utili al di fuori della falange. Ricognizioni, spionaggio, servizi di intelligence.
- Rito di passaggio. Per altri studiosi invece la Crypteia era un rito di passaggio volto a consacrare la posizione dei migliori spartani.
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