mercoledì 3 marzo 2021

Un aspetto della vita degli antichi romani particolarmente divertente


Più che della vita… della morte.
Gli antichi romani spesso hanno dimostrato di avere una mentalità molto “moderna” su alcuni aspetti della vita prendendo spesso eventi tristi, come la morte, con leggerezza e facendo dell’ironia sulla stessa. Non era una prerogativa esclusiva dei romani ma di essi ci sono pervenute testimonianze copiose grazie agli epitaffi (cioè le iscrizioni funebri) riportate sulle tombe dei defunti. Di sotto alcune delle migliori, intanto vi ricordo di stare allegri e di godervi la vita, come invita a fare questo simpatico scheletro che banchetta in un mosaico romano trovato in Turchia.


Prima di riportarvi qualche chicca funebre dell’antica Roma, ci tengo a precisare che i romani ponevano prevalentemente le tombe ai lati delle strade extraurbane, catturando l’attenzione di molti viandanti. Per questo doveva essere importante per il defunto (quando era ancora in vita) o per i suoi parenti scegliere un’iscrizione degna di nota.
«Non piangete... io vi ho solo preceduti.»
«Virtù rara. Si accontentò del solo marito.»
«Questo non mi era mai capitato.»
«Sono qui contro la mia volontà.»
«Ehi, tu che passi, vieni qui, riposa un momento. Scuoti il capo? Eppure anche tu dovrai venire qui.».
«Qui riposano in pace le mie ossa: è ciò che resta di un uomo. Non mi preoccupa il pensiero di sentirmi affamato, sono libero dalle malattie, né mii capiterà più di dover garantire un prestito. Usufruisco per sempre di un alloggio gratuito”.




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