domenica 28 marzo 2021

Alessandro Magno partecipava al combattimento nelle battaglie

Le tattiche vincenti dell'antichità in 5 battaglie | best5.it


Se vogliamo credere a tutto ciò che riportano le fonti primarie, Alessandro ha sempre guidato i suoi uomini stando nelle prime file dell'esercito, vero esempio di ideale greco della leadership eroica.
E questo non era affatto sorprendente, visto quanto egli idolatrava il suo presunto antenato Achille (pare che Alessandro dormisse addirittura con una copia dell'Iliade sotto il cuscino!).
Dal poco che si conosce, sembra che egli fosse un combattente micidiale e un tipo davvero tosto e che abbia ucciso diversi comandanti nemici in "singolar tenzoni"!
Inoltre è stato ferito più spesso di Rambo!
Il suo corpo deve aver avuto una quantità non esigua di cicatrici da battaglia, e combinando questo con l'abitudine di sbronzarsi come se non ci fosse un domani, non desta stupore che sia morto così giovane.
La sua abitudine in qualità di comandante, capo e re di entrare nella breccia aperta in una città fortificata per primo era totalmente senza precedenti nella Storia.
L'unico altro personaggio di pari status così sconsiderato che conosco era Riccardo Cuor di Leone.
Indossava le stesse armi dei suoi uomini, una lancia (xyston), una spada (xiphos o kopis) e un pugnale quando stava a cavallo; una spada, uno scudo e un pugnale quando stava a piedi.
Il suo scudo fu tolto dalla tomba di Achille a Troia.
Ovviamente indossava elmo e pettorali e probabilmente anche gambiere.

Sopra: una corazza di ferro dalla tomba reale macedone a Vergina. Alessandro avrebbe potuto indossare qualcosa esattamente come questo.

Leggere le fonti primarie delle sue imprese a volte è come guardare un film d'azione!
Vediamo per esempio "L'anabasi di Alessandro" dello storico greco Arriano.
BATTAGLIA DEL GRANICO
Quindi Demarato, un uomo di Corinto, uno dei suoi compagni personali, gli diede la sua lancia; l'aveva appena presa quando vide Mitridate, il genero di Dario. Allora cavalcando molto davanti agli altri condusse con sé un corpo di cavalleria disposto a cuneo, lanciò la sua lancia e colpì Mitridate al volto e lo sbalzò a terra.
Ma a questo punto, Resace, fratello di Spitridate, si avvicinò ad Alessandro e lo colpì alla testa con la sua scimitarra, rompendogli un pezzo di elmo. Ma l'elmo rallentò la forza del colpo.
Alessandro allora sbalzò a terra pure lui, dopo averlo colpito al petto perforandogli la corazza con la sua lancia.
E ora Spitridate da dietro aveva già sollevato in alto la sua scimitarra contro il re, quando Clito, figlio di Dropida, anticipò il suo colpo, e lo colpì al braccio, recidendolo di netto.
Stiamo parlando della prima battaglia della campagna persiana, e già Alessandro ha ucciso DUE comandanti nemici dopo essere stato vicino all'essere ucciso egli stesso per ben DUE VOLTE!

ASSEDIO DI GAZA
E fu ferito da un dardo lanciato da una catapulta, alla spalla, dopo che il dardo aveva attraversato lo scudo e la corazza.

BATTAGLIA DI ISSO
Il giorno dopo, Alessandro, sebbene soffrisse per una ferita alla coscia provocata da una spada, visitò i feriti e dopo aver raccolto i corpi degli uccisi…

ASSEDIO DI ALCUNE MONTAGNE NEI PRESSI DEL FIUME TANAIS
Inizialmente furono respinti dai dardi dei barbari e molti di loro furono feriti, incluso lo stesso Alessandro, che fu colpito alla gamba da una freccia che gli spezzò il perone.

ASSEDIO DI CRIOPOLI
Quindi i barbari, sebbene percepissero che la loro città era già nelle mani del nemico, si rivoltarono contro Alessandro e i suoi uomini e tentarono un ultimo assalto disperato, nel quale Alessandro stesso ricevette un violento colpo alla testa e al collo con una pietra, e Cratere fu ferito con una freccia, così come molti altri ufficiali.

ASSEDIO DI UNA CITTÀ DEGLI ASPASIANI
Fu ferito da un dardo che penetrò attraverso la corazza nella spalla; ma la ferita era solo lieve, poiché il pettorale impediva al dardo di penetrare attraverso la spalla.

ASSEDIO DI MASSAGA
Circa 200 di loro furono uccisi e gli altri furono rinchiusi all'interno delle mura. Alessandro quindi condusse la sua falange fino alle mura, e venne subito leggermente ferito alla caviglia da una freccia.
Penso che Alessandro avrebbe dovuto riempire d'oro chi gli forniva l'armatura, il lavoro di quell'uomo gli ha salvato la vita innumerevoli volte!



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